Chieti. Le Furie scendono in campo con Venucci, Golden, Davis, Sergio e Mortellaro; coach Martellassi risponde con Giachetti, Corbett, Daniels, Amici e Candussi. La Proger inizia l’incontro in maniera solida e compatta: dopo quattro minuti di gioco, complice la difesa virgiliana, Chieti è avanti 15-6. Sotto le plance Mortellaro domina in attacco e in difesa, creando non pochi grattacapi alla difesa impostata da coach Martelossi.
Mantova, dal canto suo, cresce con il passare dei minuti, affidandosi alle rapide ripartenze di Corbett, ai punti preziosi di Casella, subentrato ad un Daniels non pervenuto, e alla precisione chirurgica dall’arco, con l’80% a referto. Questi elementi porteranno Mantova a toccare il primo vantaggio (23-24) quando manca un minuto al termine del quarto. Galli chiama timeout per riordinare le idee ai suoi, ma Mantova chiude la prima frazione in vantaggio per 27-25.
Nel secondo quarto, Mantova prova a prendere il largo con Bryan e Amici, la Proger risponde con le triple di Davis, anche se non sono sufficienti per materializzare il vantaggio. I teatini non sono particolarmente fortunati al tiro: i tiri aperti dei cecchini biancorossi finiscono sempre sul ferro. I virgiliani conducono l’incontro senza particolari patemi ma quando Vencato manca l’appuntamento con il più facile dei canestri a Candussi viene fischiato fallo antisportivo, il quarto personale. Una brutta tegola per Martelossi, perché il centro di Mantova nel corso del secondo periodo aveva ben chiuso Chris Mortellaro, fermo a quota 11 punti. Nonostante ciò, al termine del quarto Mantova è avanti di 6 punti (40-46), con Casella(12) ed Amici (11) best scorer per gli ‘Stings’; per Chieti, 11 punti per Chris Mortellaro e 10 per Cade Davis.
Alla ripresa dall’intervallo lungo, entrambe le squadre presentano gli stessi quintetti di partenza. Davis accorcia le distanze con una velenosa penetrazione, ma Corbett gela gli entusiasmi del PalaLeombroni con una tripla allo scadere dei ventiquattro secondi (42-49). Sergio infiamma nuovamente il pubblico con una bomba (45-49), ma Mantova di esperienza riesce a controllare il volenteroso attacco della Proger. Con il coltello tra i denti, la Proger tenta di rimettere in carreggiata l’incontro ma perde Davis gravato di quattro falli e, al termine dei trenta minuti, Mantova conduce ancora di sette lunghezze (54-61).
Nell’ultimo periodo, Mantova tocca subito i +9 di vantaggio (54-63) con il solito Casella, mettendo una seria ipoteca all’incontro. Venucci e Davis provano a scuotere Chieti con conclusioni sia dalla media distanza che dall’arco. Gli ospiti rispondono egregiamente ai colpi dei padroni di casa e controllano l’incontro cercando di sfruttare al massimo i 24 secondi. Ma Chieti ha un’arma in più, ed è il cuore. Amici commette ingenuamente il suo quinto fallo personale, mandando Golden alla lunetta che accorcia la distanza (73-75), Giachetti è cinico e sfugge alla difesa tessuta da Galli, portando Mantova sul +4 (73-77), ma Piccoli e Davis pareggiano i conti (77-77) a diciotto secondi dalla fine. Un finale vietato ai deboli di cuore: Mantova ha in mano la palla del vantaggio ma l’occasione è vanificata da Giachetti.Si va dunque al tempo supplettivo.
Nei cinque minuti aggiuntivi, Piccoli porta subito Chieti avanti, Giachetti pareggia i conti della lunetta (79-79), Davis tiene a galla Chieti ma, quando l’esterno di Oklhaoma viene ben chiuso dai difensori mantovani, Corbett mette dentro una tripla che ipoteca il primo successo in stagione di Mantova (81-86). Chieti non ha più la forza di reagire e così gli ‘Stings’ espugnano il PalaLeombroni per 88-93.
Dopo una gara che ha visto la Proger capitolare all’overtime, coach Galli non può che masticare amaro, non perdendo però la necessaria lucidità e la giusta capacità di giudizio: “Non penso che quest’oggi i miei ragazzi abbiano commesso troppi errori, se dovessi additare un fattore che non ci ha permesso di uscire vittoriosi da questa gara, direi senz’altro la scarsa precisione dalla lunetta: tirare con i 60% ha compromesso la partita, anche perché per competere con squadre con un roster di questo livello dobbiamo essere ai limiti della perfezione. La squadra ha giocato al meglio per le possibilità che ha, venivamo da una settimana difficile, senza Piazza ci siamo allenati in condizioni non ottimali, dovendo modificare i quintetti ed è chiaro che poi alla resa dei conti abbiamo avuto qualche problema in attacco. Reputo comunque questa prestazione gagliarda, contro una squadra che, come avevo detto prima di scendere sul parquet, è a zero punti per caso e infatti stasera ha dimostrato, anche grazie al rientro di Vencato, di avere dieci giocatori e mille alternative. Apprezzo il fatto che i ragazzi non abbiano mai mollato, anche quando eravamo in difficoltà, giocando sempre con la giusta determinazione. In una partita che si risolve punto a punto, ai supplementari, un particolare come i tiri liberi ha determinato il risultato. E’ stata una gara nervosa ma, d’altronde, quando ci sono delle emozioni di mezzo non è mai facile controllarsi. Nel supplementare, dopo essere andati sul più due con la palla in mano, loro sono stati bravi a tenere duro e Corbett, con una bomba spettacolare, ha dimostrato le sue qualità ed il fatto che Mantova sia una squadra costruita per stare nei i primi quattro posti della classifica. La fisicità che i virgiliani possono permettersi, avendo giocatori che fanno dell’aggressività la loro arma principale, è chiaro che ha pesato molto oggi, però ripeto che la partita si è decisa negli episodi. Noi siamo una squadra che stasera ha dimostrato di lottare, è chiaro che i margini di miglioramento ci sono: molti giocatori sono alla prima o alla seconda esperienza in questo campionato, mentre Mantova ha, per esempio, Giachetti che ha militato per 15 anni nel massimo campionato. E’ evidente che così paghiamo molto in termini di esperienza, molte situazioni magari si sarebbero potute affrontare in maniera migliore ma tutti i nostri errori sono stati commessi per troppa foga e non di certo per egoismo, e ci può stare visto il nostro roster. Ora siamo sicuramente tutti delusi però la squadra ha giocato, ha lottato, ed è rientrata in partita quando ormai sembrava tutto perso, anche se è la seconda partita in casa che si conclude punto a punto e ci vede uscire sconfitti”.
Anche Venucci, dopo una buona prestazione che l’ha visto in campo per ben 35 minuti, non può che confermare quanto precedentemente detto dal proprio allenatore: “Giocare così tanto fa piacere ma dopo una partita persa questo dato è relativo e fine a se stesso. Come ha giustamente evidenziato il coach, in una partita del genere sono i dettagli a fare la differenza, siamo stati poco precisi ai liberi ma secondo me spesso abbiamo difeso male, sapendo che Mantova sarebbe venuta qui con il giusto mordente per portarsi a casa la prima vittoria stagionale. Abbiamo concesso troppi tiri aperti e difese in transizione non andate a buon fine. Tornare ad allenarsi martedì dopo una sconfitta del genere ci darà ancora più grinta e voglia di migliorarci, per portare a casa più partite possibili e raggiungere presto la salvezza”.
Di tutt’altro umore, coach Martelossi che dichiara in sala stampa: “Chieti è una città che mi porta bene, sin qui ho vinto tre gare in tre anni. Penso che alla vittoria finale abbiano contribuito tre fattori: alcuni fischi arbitrali un po’ fiscali negli ultimi minuti del quarto periodo, lo spirito mai domo di Chieti, capace di alternare in un’unica gara alcuni momenti negativi ma tanti altri positivi, capaci di mettere in difficoltà qualunque avversario, anche in momenti in cui le partite sembrano ormai chiuse. Ho cercato di far capire questo anche ai miei giocatori ma non era facile. L’ultimo punto da sottolineare, non di certo per importanza, è la grandissima ansia che ci ha colpito dopo i risultati di queste prime giornate. Sono certo che nessuno avrebbe scommesso su di noi dopo la fine dei tempi regolamentari, vista la nostra prestazione di domenica, ai supplementari. Oggi però siamo stati lucidi nei momenti chiave e freddi dalla lunetta e penso che questa vittoria odierna sia importante per la mentalità che la squadra ha espresso in campo. Mi aspettavo quest’oggi una gara di questo tipo, ero molto teso, Chieti è una buona squadra e speravo che loro fossero sazi dalla vittoria di domenica ma, anche questa volta, Cedro non mi ha dato nessun aiuto. Ho detto però negli spogliatoi che da oggi non inizia un nuovo campionato: sia perché odio questa frase, sia perché abbiamo comunque vinto una singola partita e sia perché, dicendo così, daremmo scarso rispetto a tutto il buon lavoro che finora abbiamo svolto. Non vogliamo essere presuntuosi ma il nostro cammino deve continuare su come stiamo lavorando, migliorando ogni domenica, partita dopo partita.
Anche Bryan precisissimo dalla lunetta nei momenti chiave, gioisce: ”Sapevo che era una partita molto importante ma sono riuscito a trovare la giusta concentrazione per sbagliare il meno possibile dalla lunetta. Inizialmente abbiamo sofferto molto la fisicità di Mortellaro ma il coach è stato bravo a darci le giuste indicazioni per riuscire ad arginarlo ed siamo stati abili nello sfruttare i consigli del nostro allenatore. Questa vittoria ha un ottimo sapore, penso che a nessuno piaccia perdere e ho sempre saputo quali fossero le nostre potenzialità, sebbene spesso le partite non siano girate dalla nostra parte. Stasera, dopo l’ennesima settimana di duro allenamento, siamo riusciti a dimostrare le nostre qualità”.
PROGER CHIETI: Golden 18 (6/17 da 2) , Mortellaro 19 (8/15 da 2 – 8 rimb.) Clemente n.e., Piazza, Allegetti 2, Venucci 10 8(2/4 da 2 – 1/3 da 3), Piccoli 7, Ippolito n.e., Zucca, Sergio 7, Davis 25 (5/8 da 2 – 5/9 da 3 – 7 rimb.)
Coach: Galli
DINAMICA GENERALE MANTOVA: Daniels 4, Vencato 3, Giachetti 12 (4/4 da 2), Timperi 1, Candussi 9 (3/4 da 2 – 3 rimb.), Casella 15 (3/3 da 3), Amici 14 (2/5 da 3), Corbett 18 (4/6 da 3), Gergati 2, Bryan, 15 (3/4 da 2 – 9/12 t.l.) Morello n.e., Rinaldi n.e..
Coach: Martelossi
Note: Chieti tiri: totali 33/572, da 3 7/19, tiri liberi 15/25, Rimbalzi: dif. 21, of. 11, tot. 32. Mantova tiri: totali 29/54, da 3 9/21, tiri liberi 26/34, Rimbalzi: dif. 29, of. 7, tot. 36.