Pescara. Nei giorni scorsi il Pescara ha presentato i nuovi arrivi Simone Pepe, Robert Muric, Jean Cristophe Bahebeck e Stefano Pettinari, oltre ad Alberto Aquilani dallo Sporting Lisbona.
Intanto la squadra si prepara per affrontare in Emilia il temibile Sassuolo, appena qualificatosi per disputare l’Europa League. Non saranno della contesa Aquilani (non è ancora arrivato il transfert), Muric e Fornasier, questi ultimi due saranno giocheranno con la Primavera in attesa di un’ottimale condizione fisica.
“Io sono contento di questa rosa – ha esordito Oddo nella consueta conferenza stampa della vigilia – perché abbiamo centrato tutti gli obiettivi, siamo completi. In questo momento abbiamo una rosa a mio avviso altamente competitiva, in tutti i ruoli ci sono almeno due giocatori e da questo momento tutti sotto e chi merita va in campo e chi non merita va in panchina o in tribuna. Il nostro mercato si può considerare chiuso perché siamo completi, poi il mercato riserva sempre sorprese, colpi a sorpresa ci possono sempre essere, ma la rosa è completa, adesso sono contento dei giocatori che ho. Non abbiamo necessità estrema di prendere un altro difensore perché ne abbiamo cinque, farebbe comodo un difensore mancino per il nostro tipo di gioco perché se ne potrebbe trarre beneficio, ma non ne andiamo a prendere uno giusto per prendere, se uscirà quello al caso nostro lo prendiamo, in caso contrario sono contento così. Se prendiamo qualcuno è perché siamo convinti che ci possa dare una mano e siamo convinti che possa avere delle caratteristiche che possano aiutarci, ma se non dovesse arrivare nessuno si strappa i capelli”.
Sulla possibile formazione che scenderà in campo domani al Mapei: “Ho diverse soluzioni, è scontato che gli ultimi arrivati non possono scendere in campo per ovvi motivi, quindi sin dall’inizio posso contare su quelli di domenica scorsa, domani farò le mie valutazioni, ma non è detto che chi scende in campo domani è una scelta definitiva perché sono due per ruolo e per me non c’è il titolare e la riserva, c’è un gruppo di lavoro che va in campo, poi io faccio le mie scelte perché è il mio mestiere. Non mi baso solamente sullo stato di forma e alla forza oggettiva del giocatore, ma anche in base a chi abbiamo davanti e per quelle che sono le caratteristiche della squadra in campo e per mettere più o meno in difficoltà la squadra avversaria. Brugman ha recuperato, quindi siamo sostanzialmente quelli di domenica scorsa con l’aggiunta di Pepe e Bahebeck”.
Sul Sassuolo: “Abbiamo di fronte una squadra che l’anno scorso ha fatto sesta in classifica, che ha conquistato l’Europa League, che gioca insieme da tanto tempo e non ha bisogno di presentazioni. È una squadra che ha dei valori tecnici sicuramente, ma oggettivamente non può avere quelli di Napoli, ma questo è un punto di forza perché è una squadra che per me ha fatto delle cose straordinarie perché una squadra come il Sassuolo che si qualifica per l’Europa League significa che lavora bene, quindi è una partita insidiosa come tutte le altre. Poi come al solito cerchiamo di andare a fare la nostra partita e la nostra mentalità e la nostra idea è quella di andare lì a provare a vincere. Le vittorie aiutano a vincere, sicuramente avranno il morale alle stelle, vengono da un periodo in cui hanno fatto tante partite in pochi giorni, quindi naturalmente potrebbero accusare un pochino di più la stanchezza, si deve vedere anche quanti uomini cambierà Eusebio. Comunque siamo all’inizio del campionato, quindi non potranno pesare più di tanto tutte queste partite, a fine stagione sarebbe stato diverso. Quindi penso che siano più i lati sfavorevoli, come l’entusiasmo, che i lati favorevoli, come le tante partite in pochi giorni. Sicuramente sotto l’aspetto fisico sono più avanti di noi perché sono partiti prima, hanno più partite nelle gambe”.
Sulle due compagini: “Le nostre sono due realtà diverse, se vogliamo il Sassuolo è una realtà più piccola del Pescara, ma ha un potenziale molto più enorme perché il presidente del Sassuolo è un personaggio con le spalle ben larghe, noi diciamo che siamo più autodidatti nel senso che facciamo in base a quelle che sono le nostre potenzialità. Quello che ha fatto il Sassuolo è il frutto di un percorso di lavoro di anni che porta anche ad alzare gli ingaggi e gli investimenti”.
In conclusione: “Voglio grande convinzione da parte della squadra e che ci sia una grande prestazione perché a seguito di una grande prestazione la possibilità di fare risultato è maggiore”.
Francesco Rapino