Chiama a raccolta anche i tifosi perché “questa è una sfida che non vogliamo fallire. Ho visto in settimana una squadra carica. Domenica scora abbiamo vinto non giocando bene. Con il Chieti sarà battaglia”. Di Meo recupera Terrenzio al centro della difesa e Croce a centrocampo. Ma in difesa perde un jolly prezioso, Sosi, appiedato per un turno dal giudice sportivo. “Sarà un bel problema”, ha sottolineato il trainer giallorosso, “perché non ho neppure Gubinelli per infortunio, l’unico che in qualche modo può giocare in difesa e a centrocampo”. C’è però la soluzione Della Penna che all’esordio con la maglia del Giulianova è stato schierato in difesa. Quindi potrebbe essere proprio lui a scalare sulla linea dei difensori, a destra, con Testoni dirottato a sinistra a tappare la falla lasciata dallo squalificato Sosi. Centrali Terrenzio e Zoppetti. Per quanto riguarda il centrocampo, Croce in mediana con De Simone, mentre in avanti Perez farà coppia con Morga, supportati sugli esterni dalla spinta di Margarita e Suriano. “Sarà una gara condizionata dal terreno allentato”, ha aggiunto Di Meo, “abbiamo preparato questo derby anche in funzione delle non perfette condizioni del campo. Morga si trova a suo agio quando il terreno è pesate, così come Suriano. Margarita invece è il classico giocatore di qualità che ci può dare quel qualcosa in più. Non credo che assisteremo ad una partita tattica”. Il Chieti dell’ex Vivarini (ha allenato la Berretti del Giulianova qualche anno fa) in attacco rinuncerà quasi certamente a Miani per schierare Rosa, dalla stazza fisica più consistente, accanto a Buttazzoni. Al Fadini sono attesi almeno 1200-1300 spettatori. Con l’arrivo di Di Meo i tifosi si stanno piano piano riavvicinando alla squadra, fermo restando la contestazione nei confronti del presidente Dario D’Agostino che lunedì dovrebbe conoscere l’esito del deferimento della Covisoc (si rischiano un punto di penalizzazione o un’ammenda amministrativa). Intanto, secondo indiscrezioni Di Meo ha rotto ogni rapporto con il direttore sportivo Giuseppe Tambone con il quale non corre affatto buon sangue.
Lino Nazionale