Siena-Pescara 2-1. Delfino a singhiozzo, non trova il 7° risultato utile al Franchi

 

Pescarastemma

 

Siena: (4-2-4) Coppola, Vitiello, Rossettini, Ficagna, Del Grosso, Bolzoni, Carobbio, Sestu, Larrondo (23′ Calaiò) (23′ st Kamatà), Mastronunzio, Brienza (38′ st Valdez). A disposizione: Farelli, Reginaldo, Troianiello, Immobile. Allenatore: Antonio Conte 

Pescara: (4-4-1-1) Pinna, Zanon, Olivi, Mengoni, Capuano, Bonanni (41′ st Ganci), Nicco, Tognozzi, Ariatti (36′ st Bucchi), Cascione (24′ st Verratti), Sansovini. A disposizione: Bartoletti, Sembroni, Stojan, Berardocco.  Allenatore: Eusebio Di Francesco

Siena
21
Pescara

5′ Bolzoni

31′ st Brienza

39′ Olivi

Arbitro: Sig.  Emilio Ostinelli di Como (La Rocca-Santuari)

Ammoniti: Mengoni,

Espulsi: Conte, Tognozzi

E’ stato un Pescara non eccellente, ma che ha saputo confermare la propria qualità in questa stagione di ritorno in Serie B. Ragione in più, per Di Francesco, per rammaricarsi a causa delle ripetute distrazioni, causa di un’infinità di errori che i biancoazzurri hanno commesso in questo anticipo della prima giornata di ritorno, e pagato al cospetto di un Siena meritatamente saldo al terzo posto.

E’ del Pescara il primo lampo della partita, al 4′: lancio dalla mediana di Bonanni che spiove in area per il controllo elegante di destro di Sansovini che gira in porta di mancino ma Coppola si oppone. E con una doccia gelata, il Siena va in vantaggio immediatamente: sull’evolversi del tentativo di Sansovini: azione veloce sulla destra, Brienza aggira Capuano e serve Bolzoni sul limite che conclude in porta con un diagonale imprendibile per Pinna. Prima del quarto d’ora, per colpa di vari errori in disimpegno degli abruzzesi, Pinna deve immolarsi già due volte per chiudere la porta al raddoppio bianconeri, prima su Sestu, poi su Larrondo. Solo dopo la mezz’ora il Delfino si riprende: la fortuna aiuta Ariatti che riesce ad andarsene sulla destra, serve Sansovini che controlla e scarica sul limite per il tiro di Cascione, ma il portiere senese vola e devia la palla sul fondo con la punta delle dita. Al 35′ Sestu grazia clamorosamente Pinna, e al 39′ arriva il pareggio: calcio d’angolo batte Bonanni, Olivi si avvita in area piccola e con la nuca la devia sul secondo palo alle spalle di Coppola. 1-1.

La ripresa è funambolica: Calaiò, entrato al 23′ per l’inforunato Larrondo, fa il bis e si mangia due volte il goal partita; Conte, espulso per proteste al 46′, non lo perdona e lo toglie per Kamatà. Corre ai ripari Di Francesco, ma non gli bastano Verratti e Bucchi per sfondare contro i toscani. Per giunta, perde anche Tognozzi per doppia ammonizione. Al 31′ il vantaggio definitivo: Brienza approfitta di un rimpallo fortunato su Mengoni, dopo l’ennesimo disimpegno sbagliato sulla mediana, e parte in fuga, nonostante l’inseguimento disperato del pescarese riesce a dribblare Pinna in uscita e a depositare comodamente la palla in rete.

Risultato giustissimo. Il Siena annovera occasioni a iosa, ma il Pescara globalmente non meritava la goleada. Peccato per i saltuari ma ripetuti black-out che fanno interrompere la striscia di 6 risultati positivi.

Daniele Galli

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