Pineto, al via le gare tra atleti trapiantati e dializzati per promuovere la donazione

Pineto. A partire da oggi fino al 29 maggio, organizzate dall’ ANED – e ANED Sport – Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto – Onlus – in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti e il CONI, si svolgeranno a Pineto la 26a Edizione dei Giochi Nazionali Trapiantati e la 23a Edizione dei Giochi Nazionali Dializzati, che vedranno atleti trapiantati di ogni organo ed età e pazienti dializzati provenienti da tutte le Regioni d’Italia, gareggiare tra di loro per dimostrare il miglioramento della qualità di vita che è possibile raggiungere grazie ad un trapianto. Gli atleti si confronteranno nelle specialità sportive di atletica leggera, nuoto, ciclismo, volley, tennis, tennis da tavolo, bocce.

“Lo scopo dei Giochi è di promuovere la terapia del trapianto e della donazione e consolidare l’attività sportiva delle persone affette da insufficienza renale cronica in trattamento dialitico e dei trapiantati di organi e tessuti, favorendone, attraverso lo sport, il recupero sociale e clinico nonché il miglioramento della qualità di vita”, dichiara Giuseppe Vanacore, Presidente ANED.

Il dottor Alessandro Nanni Costa, Direttore del Centro Nazionale Trapianti, sottolinea che “praticare attività sportiva rappresenta, per molti trapiantati, un percorso di recupero e benessere, ma anche un mezzo per testimoniare al pubblico l’efficacia del trapianto. Il Centro Nazionale Trapianti ha voluto verificare scientificamente l’efficacia dell’attività fisica e sportiva sui pazienti trapiantati, attraverso test e analisi specifiche. Abbiamo dimostrato, ad esempio, che la funzionalità di un rene trapiantato durante uno sforzo fisico è uguale a quella di una persona non trapiantata”.

I dati forniti dal Centro Nazionale Trapianti sull’attività nel 2015 indicano una positiva crescita: 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013)

I trapianti di rene sono stati 1.877, in aumento grazie agli interventi eseguiti da donatori viventi.

La principale novità nell’attività 2015 riguarda la donazione da vivente, che ha registrato un notevole incremento: 301 sono state quelle di rene e 23 sono state quelle di fegato (contro le 18 del 2014). Per le donazioni di rene da vivente, il 2015 ha consentito di raggiungere un vero e proprio record, sfondando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+50 rispetto al 2014, +74 rispetto al 2013 e +109 rispetto al 2012).
Al 31/12/2015 i pazienti in lista di attesa erano 9.070 e, con variazioni per singolo organo, sono stati tra il 70% e l’80% i pazienti usciti dalle liste di attesa con un trapianto.

Significativo ed importante l’aumento di cittadini che hanno deciso di esprimere il proprio consenso alla donazione di organi tramite la Carta di Identità: ben 104.571 contro i 15.137 del 2014.

Come ricordano dal Centro Regionale Trapianti di Abruzzo e Molise “In questi ultimi anni si è attivato anche in Abruzzo il programma “Una scelta in Comune” per cui la propria decisione in merito alla donazione può essere dichiarata al Comune al momento del rinnovo/rilascio della Carta di Identità. A questo proposito ringraziamo il Comune di Pineto per la sua fattiva partecipazione: un cittadino informato sulla problematica potrà liberamente fare la sua scelta”

Si mantiene inoltre alta la percentuale dei consensi alla donazione: il 91.6% delle manifestazioni di volontà rese è positiva.
Ai Giochi partecipano anche alcuni bambini trapiantati presso Il Centro di Trapianto di Rene  Pediatrico  di Padova, diretto dalla dottoressa  Luisa  Murer, la quale ricorda che “La malattia renale cronica sottopone i bambini, a volte fin dalla nascita, a  percorsi clinici estremamente lunghi e faticosi con numerosi ricoveri, terapie ed interventi. Ma soprattutto  rischia di influire negativamente sulla crescita e sulla qualità della vita del bambino e della sua famiglia dovendo, in seguito alle necessità assistenziali cliniche, rinunciare spesso ad una vita “normale” e ad  esperienze sociali e comunitarie”  dichiara la Murer, “ Il  trapianto di rene rappresenta la  rinascita della vita, se il bambino, con i suoi genitori, è stato accompagnato lungo un cammino di cura globale. L’equipe medica, chirurgica e sanitari, deve condividere infatti  il percorso del bambino, insieme a un team multidisciplinare di  psicologi, nutrizionisti, sociologi, educatori, insegnanti e… anche allenatori sportivi. Giocare la vita  insieme per crescere insieme!”

A Pineto sarà presente una nutrita schiera di atleti dializzati e trapiantati provenienti da ogni parte d’Italia, dalla Sardegna al Trentino Alto Adige, dalla Puglia al Veneto, dalla Basilicata alla Lombardia, senza dimenticare Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, le vicine Marche e la rappresentativa degli abruzzesi padroni di casa.
“Quest’anno i Giochi si sono spostati da nord verso sud, in questa bella terra di Abruzzo”, afferma Margherita Mazzantini, Coordinatrice Nazionale ANED Sport. “Vogliamo portare in tutta Italia il nostro messaggio, e cioè testimoniare quanto sia importante donare un organo, che non solo salva una vita: chi lo riceve può riprendere in mano il proprio futuro e quello di tutta la sua famiglia grazie a questo gesto”.
A cimentarsi nelle differenti discipline saranno trapiantati di ogni età – il più giovane ha 7 anni ed il meno giovane 74, a testimonianza che “trapianto e sport” fanno bene a tutti – e di ogni organo/tessuto: cuore, midollo osseo, polmone, rene/pancreas (doppio trapianto combinato), fegato e rene.

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