Chieti. La Proger vola in questo magnifico inizio del 2016 e domenica dopo domenica scala sempre più posizioni, raggiungendo questa sera la nona piazza della classifica ad un passo dalla griglia playoff. Gli uomini di coach Galli centrano la quarta vittoria di fila e la quinta nelle ultime sei gare giocate.
Il tempo delle sconfitte in serie sembra lontano anni luce e cancellate le amarezze autunnali anche questa sera le Furie mettono in campo una determinazione e una voglia di vincere fuori dal comune. Venire a capo di questa Remer Treviglio non era assolutamente un compito facile, essendo la squadra di Adriano Vertemati, da sempre vera bestia nera dei teatini, la squadra più in forma dell’intero Girone Est. Bisognava giocare di sistema, per avere la meglio sui lombardi, che al pari dei teatini fondano il loro credo di gioco sull’organizzazione e l’intensità difensiva, e così è stato. Cinque uomini in doppia cifra e fra essi nuovi e vecchi protagonisti a riprova che tutta la squadra nel suo insieme sta levitando e che le potenzialità massimale di questo roster sono ancora in parte da scoprire.
Giornata biancorossa, la minaccia della neve spaventa qualche tifoso che preferisce, colpevolmente starsene a casa al calduccio, comunque una buona cornice di pubblico fa da contorno al lancio della prima palla contesa. Lilov si alza dai blocchi di partenza in versione Usain Bolt e buca la retina con due triple nei primi 40”. Ed è subito … 8-0 per le infoiatissime Furie, quando Zeek Armwood, sotto gli occhi amorevoli di mamma, va a schiacciare di forza a canestro, eludendo il malcapitato Lele Rossi. A Vertemati, infuriato quanto i teatini ma per ovvie e contrarie ragioni, non resta altro che chiamare minuto, per strigliare di brutto i suoi. Non funziona granché anche se finalmente l’eterno Tommy Marino trova la via del canestro allo scoccare dei tre minuti di gioco. Le Furie non mollano la presa e non cedono di un millimetro, così Armwood “piè veloce” assistito da Monaldi lascia ancora sul posto Rossi e va a segnare. Tambone gli risponde con una tripla ma Zeek questa sera è atleticamente quanto emotivamente dominante e mette a segno altri cinque punti, facendo lo scalpo a chiunque osi fronteggiarlo fuori e dentro il pitturato. Chieti raggiunge così il vantaggio massimo di 10 lunghezze (17-7) prima che Galli mandi a ristorarsi in panca l’incontenibile Armwood a -2’42” dalla prima sirena. Il suo sostituto, Jacopo Vedovato da Treviso, si iscrive subito a referto con un tiro libero, entrando in scena con il sergente Piazza, che, inopinatamente, manda in lunetta per tre tiri liberi Marino. Fortuna che il play trevigliano ha la testa altrove e centra solo una delle tre possibilità di tiro. Si è in chiusura di quarto, prima Monaldi s’iscrive a referto, griffando il suo primo canestro da tre, e poi è il solito Tambone, migliore dei suoi, a realizzare gli ultimi due punti della prima frazione.
Si riapre con Monaldi in striscia per il 23-12, con replica del lituano Sorokas che realizza al terzo tentativo consecutivo sul ferro, Ed è proprio a questo punto che entra in scena da protagonista Andrea Piazza, eroe eponimo di serata, che ruba palla e va a concludere realizzando i suoi primi due punti gara. Treviglio sbanda, come il Lacoonte virgiliano soffocato non dalle spire di un serpente di mare ma da quelle della difesa teatina. Allegretti realizza da tre e le Furie doppiano i lombardi con un +14 (28-14) di vantaggio. Vertemati non è uno che molla facilmente e le tenta tutte, facendo ruotare vorticosamente i suoi giocatori alla ricerca di un quintetto all’altezza del compito. Marino e Tambone limano lo svantaggio sul 30-19 ma la musica resta sempre la stessa ed è decisamente lo spartito di Chieti quello più armonioso. Armwood annichilisce Chillo con una stoppata, Chieti sputa sangue in difesa, Vertemati continua a cambiare gli uomini ma senza mai trovare il bandolo della matassa. Le Furie tornano avanti di 14 (33-19) con un tiro dalla lunetta di Piazza ma Marino colpisce oltre la linea dei tre punti. Rientrano Lilov e Monaldi, Treviglio recupera fino a -9 (35-26). Poco male una tripla di Monaldi e due liberi di Armwood ristabiliscono le distanze sul 40-26. Treviglio però ha ancora gambe per difendere forte e tamponare lo svantaggio sino al -10 (40-30). Non finisce qui perché c’è ancora il tempo di assistere ad una bomba dello scatenatissimo Armwood. Si va così al riposo lungo con Chieti saldamente avanti sul 43-30.
Pronti, via, si riparte con una tripla, questa volta di Sergio, in uscita da un blocco, Rossi replica dalla lunetta con due liberi e poi ancora Turel da tre ma Sergio inventa uno dei canestri più belli della serata con un attacco al ferro bruciante. Arbitri sulla scena, un fallo intenzionale fischiato a Lilov, costa alle Furie un saldo negativo di 5 punti (48-40). Con Turel che scalda la mano da tre Treviglio viaggia in rimonta fino a -6 (49-43) ma Amwood, sempre lui, replica subito correggendo a canestro un attacco di Sergio. Rossi commette il terzo fallo e torna a sedersi in panca. Treviglio, però, è tutta un’altra squadra rispetto a quella vista nel primo tempo di gara, va a segno il ceco Kyzlink con un tiro da tre, segue Sergio con un canestro in entrata. La partita si fa sempre più dura e sporca, cresce l’intensità difensiva della Remer e Chieti in attacco va un po’ in sofferenza, almeno sino a quando con un canestro di Lilov e un tiro libero di Monaldi torna ad allungare sul 57-48. Bomba di Tambone e i lombardi sono di nuovo in scia (57-51), le Furie viaggiano ad una misera percentuale del 50% dalla lunetta e questo le penalizza non poco. Una tripla sul ferro di Lilov chiude la terza frazione, Treviglio è a -7 (60-53) e la partita è ancora tutta da giocare.
In avvio di quarta frazione, si teme il peggio. Treviglio riparte forte con quattro punti di Kyzlik, che la riportano sotto a un possesso di distanza (60-57). Le Furie soffrono maledettamente la difesa dei lombardi e ci vogliono 2’30” per trovare un canestro in entrata di Piazza, che da buon sergente da questo momento si erge a guida dei suoi compagni. Si continua a balbettare dalla lunetta ma ci pensano Armwood con un attacco al ferro e una bomba di Monaldi a riportare Chieti a +11. Andrea Piazza non è il capitano Willard di Apocalisse Now e i trevigliesi non sono i vietcong del colonnello Kurtz ma il clima di battaglia esalta il sergente di Pordenone che si lancia all’assalto con due canestri in assolo (72-60) che spaccano la partita, facendo saltar di gioia dai seggiolini i tifosi teatini. Tambone dalla linea della carità non fallisce ma il Sergio di questa sera è anche lui in versione Avengers e realizza il canestro del 74-62. Sembra fatta ma Tambone da tre e Chillo da sotto, ancora una volta, rimettono tutto in discussione a -2’26 dalla sirena. Lilov sbaglia da sotto ma la difesa delle Furie regge e Monaldi inventa in entrata il canestro del +9 (76-67). Ancora un errore di Lilov da tre e a- 24”, Chillo va in lunetta per un altro 2/2 (76-69). La vittoria è ormai in tasca alle Furie ma ci si gioca una seconda posta in palio nella differenza canestri, che in questo momento è in assoluta parità, avendo i teatini perso in terra bergamasca proprio di 7 lunghezze (60-53). Sulla rimessa in attacco le Furie perdono palla e si disperano ma ci pensa lui, sempre lui, l’immenso Piazza di questa sera, a rubar palla e a segnare sul filo della sirena la tripla del +10. Ondeggiano le pareti del PalaTricalle al movimento sussultorio che ne consegue, tifosi pazzi di gioia e meritato trionfo finale tributato alle Furie. Le notizie che arrivano dagli altri campi aiutano a far crescere il buonumore, fuori nevica e l’atmosfera e natalizia, un’altra strenna premia la Proger Chieti, se la merita alla grande.
PROGER CHIETI – REMER TREVIGLIO (21-12 43-30 – 60-53) 79-69
PROGER CHIETI: Monaldi 15 – Sergio 11 – Piccoli 2 – Vedovato 1 – Armwood 17 – Lilov 10 – Piazza 17 – Allegretti 6 – Marchetti – Sipala – Clemente.
Coach: Massimo Galli.
REMERTREVIGLIO: Savoldelli3 – Ferri – Chillo4 – Kyzlink14 – Sorikas6 – Marino15 – Spatti – Tambone 15 – Rossi4 – Turel8.
Coach: Adriano Vertemati.