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Proger Chieti, battere Treviglio per allungare la serie e allontanarsi dal fondo classifica

Chieti. Posta sulla sponda destra dell’Adda, fiume di manzoniana memoria, che un tempo separava il ducato di Milano dalla Serenissima Repubblica di Venezia, Treì, come è chiamata Treviglio nel dialetto locale, si adagia sulla piana della Geradadda, essendo nota per la sua operosità, conosciuta come “la città dei trattori”, per la presenza della multinazionale SAME, e famosa per aver dato i natali ad uno dei più specchiati simboli della storia del calcio italiano, Giacinto Facchetti. A lui è dedicato il palazzetto dello sport locale, dove gioca la Remer Blu Basket Treviglio, che non ha il nome altisonante né il blasone né il roster delle compagini top del girone est ma che di sicuro è la squadra più in forma del momento. Non tragga in inganno la sua classifica che la colloca a soli due punti da noi perché cinque delle otto vittorie finora portate a casa dai biancoblù sono state conquistate nelle ultime sei giornate.

 Non sarà una partita facile, ma una battaglia vera,, destinata come all’andata, quando la Proger cedette negli ultimi minuti di gioco, priva di Abbott, ad essere decisa sul filo della sirena.

 Affrontare i trevigliesi con una concentrazione inferiore a quella mostrata dalle Furie negli ultimi positivi impegni, significherebbe consegnarsi a sconfitta certa, di questo è assolutamente consapevole coach Galli: “Giochiamo contro una squadra che nelle ultime sei partite ha per-so solo con Treviso. Sono sicuramente in grande forma, dopo un inizio difficile hanno preso ritmo e iniziato una progressione che ha permesso loro di porsi in acque calme. Rossi e Marino sono i loro pilastri e sorreggono giovani italiani e stranieri davvero promettenti, che crescono e si stanno facendo onore durante questa stagione. Veniamo anche noi da tre vittorie di fila e vogliamo continuare questo trend positivo, soprattutto giocando in casa, per dare gioia ai nostri tifosi e allontanarci ancora di più dalle zone basse della classifica”.

 Reduce da un breve quanto rigenerante soggiorno in America, Armwood è tornato a Chieti martedì, non più solo come era partito ma in compagnia di sua madre, che già mercoledì sera. in occasione della sgambata amichevole di beneficenza con Ortona, compiaciuta e sorridente se lo contemplava dagli spalti del PalaTricalle. Un sostegno non da poco per Zeek che si è subito rituffato nel clima duro degli allenamenti imposti dal ginnasiarca Falasca e da Cedro Galli. “Per me – ha dichiarato Armwood – questa sosta è stata davvero salutare, per ricaricare le pile e staccare un po’ la spina dopo un periodo molto intenso. Qualcuno ha scritto che avrei meritato la vetrina dell’All Star Game, non dico che non mi sarebbe piaciuto essere a Livorno, fa sempre piacere essere gratificati, ma questo non mi avrebbe permesso di riposare. Meglio così! Domenica affrontiamo un gran team, capace di tirare con percentuali alte. Vincendo abbiamo la possibilità di raggiungerli e mettere il naso nelle zone alte della classifica. Dobbiamo essere molto concentrati in vista di questo match, all’andata perdemmo di misura nei minuti finali e vogliamo rifarci. Giochiamo in casa e vogliamo vincere per il nostro pubblico.Se scendiamo in campo come abbiamo fatto in queste ultime partite, abbiamo buone probabilità di guadagnare i due punti”.

 Con Treviglio è storia recente di tante battaglie, alcune di queste epiche, come quella che nel 2012 schiuse alle Furie le porte della semifinale con Trento. Sul versante Proger i protagonisti di quelle tre sfide sono tutti emigrati verso altri lidi e nessuno di essi oggi veste più la casacca biancorossa. Gli unici reduci, invece, saranno Lele Rossi, a sponda invertita, il play Tommy Marino e coach Adriano Vertemati, che se in quell’occasione ebbe a cedere il passo, in altre riuscì più volte a dispensare ai teatini amarissimi dispiaceri. Si spera che non sia così domenica prossima, innalzata al rango celebrativo di “giornata biancorossa”, ma rovinare la festa in casa altrui, si veda quanto avvenuto a Verona, è caratteristica precipua dei bianco blù e quindi diffidare è d’obbligo. E, inoltre, maggiormente bisogna aver cura di stare in campana, quando ci si imbatte in uno degli allenatori più capaci di dare un’impronta precisa di gioco alla propria squadra. “A Chieti troveremo una squadra in un buon momento e con una qualità di gioco in costante crescita – ha dichiarato alla vigilia il coach milanese Vertemati – Dovremo limitare i loro numerosi tiratori ed essere bravi a contenere le situazioni di penetro-scarico in cui sono molto bravi. In attacco ci aspetta una partita in cui, al di là dei vari assetti difensivi che ci troveremo di fronte, sarà imperativo non perdere ritmo e continuare a muovere la palla”.