Pescara Forte e spregiudicato: vittoria all’Adriatico nell’anticipo con la Pro Vercelli

Pescara (4-3-1-2): Fiorillo; Fiamozzi, Zuparic, Campagnaro, Crescenzi; Selasi, Mandragora, Verre (70’ Forte); Benali (59’ Cocco), Caprari (83’ Bruno), Lapadula. In panchina: Aresti, Zampano, Bulevardi, Torreira, Mitrita, Cappelluzzo. Allenatore: Massimo Oddo.

Pro Vercelli (4-3-3): Pigliacelli; Berra, Legati, Coly, Scaglia; Ardizzone, Matute, Scavone; Sprocati (68’ Mustacchio), Marchi, Di Roberto (85’ Gatto). In panchina: Melgrati, Germano, Bani, Filippini, Emmanuello, Beretta, Beltrame. Alleanatore: Claudio Foscarini.

Reti: 63’ Forte

Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone (Di Salvo-Paolini).

Ammoniti: Legati, Caprari, Fiamozzi, Zuparic, Di Roberto, Ardizzone, Mandragora, Forte

Dopo l’affermazione a Trapani, il Pescara ha due impegni ravvicinati per lanciarsi dall’attuale nono posto alla parte della classifica che consentirebbe ai biancazzurri di cominciare a sognare davvero. Si parte con l’anticipo della nona giornata, all’Adriatico arriva una Pro Vercelli fin qui esitante ma tatticamente ostica grazie all’arrivo del tecnico Foscarini. Oddo l’affronta preferendo di nuovo Caprari a Cocco per l’attacco trainato da Lapadula, confermando i titolari trionfanti in terra sicula.

Sono i piemontesi i primi a cercare la porta, con Sprocati che al 3’ controlla il pallone al limite e si gira ma il suo sinistro esce alto di poco sopra la traversa. Ci va più vicino Scaglia al 12’ cercando l’incrocio dei pali su punizione dalla distanza, ma la mette ugualmente sul fondo. Il primo sussulto pescarese arriva al 13’, con Benali altrettanto alla caccia dell’angolino incrociando il destro da fuori area, trovando altrettanta fortuna degli avversari. Molto più ghiotta l’occasione, al 15’, per Verre, pescato tutto solo dal cross chirurgico di Fiamozzi, ma la schiaccia troppo molle di testa e l’appoggia tra le braccia del portiere Pigliacelli. L’avvio mostra la maggior convinzione degli ospiti, che al 25’ insidiano ancora Fiorillo con Marchi che approfitta di una respinta della barriera sulla sua punizione, ma l’estremo difensore è reattivo. Dalla mezzora in poi, invece, l’attacco del Pescara va in crescendo: Caprari, al 32’, si gira bene sul limite dell’area ma la conclusione gli esce fiacca è Pigliacelli para centralmente. Poi, finalmente, sale in cattedra Lapadula, che al 36’ entra in area dalla sinistra e calcia ad incrociare ma Coly gli devia la traiettoria nel primo di una lunga serie di corner. Il delfino innesta ufficialmente la marcia al 41’, quando Crescenzi viene lanciato sulla discesa sulla corsia sinistra, rientra dalla linea di fondo in dribbling su Berra, supera Ardizzone in tunnel e si esalta, calcia con il destro sul primo palo anziché cercare l’appoggio e Pigliacelli riesce a murare a due mani e deviare in angolo con l’aiuto del palo. La prima frazione si chiude dopo un paio di lancio profondi per Lapadula, sempre chiuso in qualche modo dalla difesa biancorossa, e un tentativo di Di Roberto su calcio piazzato, per l’ennesima volta sparato alto.

La ripresa si apre con la macchina di Oddo che aumenta subito i giri: contropiede al 3’st con Lapadula che si porta a triangolare in orizzontale sul limite dell’area con Benali e lancia Verre sulla sinistra dell’area rimasta sgombra, il mancino a incrociare è fulmineo ma si stampa sul palo a Pigliacelli battuto. Le marce biancazzurre continuano a salire rapide, va Fiammozzi in percussione al 7’st per crossare dalla sinistra, la raccoglie Lapadula in area piccola saltando più in alto di tutti ma, di testa, scheggia la traversa. L’alta velocità ingolosisce Oddo che butta dentro pure Cocco per Benali allo scoccare dell’ora di gioco, spingendo sempre più sul pedale offensivo. La mossa provoca un forcing abruzzese, la contromossa di Foscarini è Mustacchio per Sprocati, ma Oddo rincara la dose con Forte per Verre, intavolando quasi un attacco a 4 uomini dal 25’st. Mai scelta più azzeccata, perché 3 minuti dopo Fiamozzi ferma di prepotenza il tentatvo di ripartenza di Di Roberto e lancia il tracciante dalla trequarti, trova Lapadula sul limite dell’area, libero grazie al blocco di Cocco su Berra, che tira al volo con un ma magia d’esterno che supera Pigliacelli ma non la traversa, ma si fa trovare prontissimo Forte con una sassata che gonfia talmente tanto la rete da rimbalzare fuori per resistenza elastica, ma è 1-0. La superiorità del Delfino diventa certificata al 32’st: contropiede portato da Mandragora sulla sinistra, involato sulla prateria a sinistra, costringe Pigliacelli all’uscita e scarica al centro per Lapadula che deve dribblare un difensore in scivolata e perde alcuni istanti per il controllo, quando va al tiro a botta sicura Pigliacelli si materializza di nuovo e si lancia sul primo palo parando miracolosamente. Spregiudicato sì, ingenuo no: Oddo scala la marcia e chiude gli ultimi 5 minuti con Bruno al posto di Caprari. Gestione oculatissima da parte del campione del mondo: il Pescara non soffre mai i piemontesi, chiudono con l’ennesimo contropiede di Lapadula al 2′ di recupero che serve Cocco sul limite, delizioso il destro morbido che scavalca Pigliacelli, anzi no, perché la mano di richiamo del portiere in tuffo riesce a negare il raddoppio, ma non la vittoria dei biancazzurri.

Risultato poco aderente alla supremazia pescarese, limitato dai tanti legni e da un Pigliacelli (di proprietà biancazzurra) capace di miracoli di altra categoria. Merito della mentalità spregiudicata di Oddo, ancora una volta mago della sostituzione. Quindici punti e soli 3 giorni per andare ad affrontare il Novara sulle ali dell’entusiasmo. Ora si può dire: il Pescara c’è!

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