Riportiamo la lettera del presidente con il quale Montelisciani ammette i comportamenti lesivi dei valori del calcio dilettantistico.
Non solo non ci sono parole per l’inqualificabile condotta dei nostri ragazzi, ma – soprattutto – non c’è, a riguardo, alcuna valida ragione per giustificare o alleggerire le gravi responsabilità a loro carico. ?C’è invece – nostro malgrado – anche una responsabilità (seppur oggettiva) della scrivente società sportiva e – prima di tutti – del sottoscritto, che non ha evidentemente saputo infondere ai nostri giocatori, in maniera soddisfacente, i valori di lealtà, rispetto e correttezza nei confronti degli avversari e dei direttori di gara. Direttori di gara che, come noi, affrontano notevoli sacrifici per consentire ai giovani calciatori, ogni settimana, un confronto sportivo tra i più belli del mondo. ?Spiace anche aver arrecato un danno mediatico all’intero movimento sportivo abruzzese ed in particolare alle istituzioni sportive regionali. ?L’unica nota positiva da registrare in questa brutta vicenda è rappresentata dal comportamento irreprensibile tenuto dai nostri dirigenti e dall’allenatore, che nell’occasione si sono prodigati per pacificare gli animi e per questo li ringraziamo. Da questo doveroso segnale si può ripartire per evitare che in futuro si debba continuare a parlare di episodi che con lo sport non hanno nulla a che vedere. ?La società, riunitasi a riguardo, sentitasi colpita essa stessa nella propria immagine, ed intransigente nel voler condannare siffatti atti violenti, non solo ha ritenuto inopportuno appellarsi al fine di ottenere più miti sanzioni da parte delle istituzioni preposte allo scopo, ma ha deciso all’unanimità di far pagare (seppur con carattere puramente simbolico) alla intera squadra Juniores l’ammenda che ci è stata giustamente inflitta. Ha altresì deciso di proseguire la residua parte di campionato privilegiando anzitutto i ragazzi che stanno disputando il campionato Allievi. ?Nel contempo rivolgiamo l’invito alla società sportiva Silvi Calcio ad essere – subito dopo la fine dei campionati – nostri graditi ospiti per una partita amichevole (tra le prime squadre), che sia riparatrice di quanto accaduto, e che possa ratificare una nuova amicizia sportiva tra le due società ed i rispettivi giocatori, proprio come risposta a coloro i quali immaginano nemici da combattere piuttosto che avversari con cui confrontarsi sportivamente. ?Ciò anche al fine di rendere tangibile un’azione di sensibilizzazione verso quei giovani che vogliono praticare il gioco del calcio nel rispetto dei più sani valori sportivi.