Giulianova, giorni di attesa per la nuova società. E i giocatori minacciano vertenza

allenamento_giulianova_2010-11Sono giorni intensi e frenetici in casa Giulianova. Entro il prossimo 10 luglio, alle 18, bisognerà presentare la domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie D.

Servono 50mila euro tra fidejussione e quota di iscrizione. E bisogna anche capire come sarà ristrutturata la società dopo l’uscita di scena dell’ex presidente Antonio Esposito. Il Gruppo Ettorre Gomme, che sembrava davvero intenzionato ad acquisire il sodalizio di via Migliori, alla fine è si è rivelato un bluff. Aldo Di Battista, della DiBa Metalli potrebbe rinnovare la sponsorizzazione e collaborare con la nuova società.

Ma l’imprenditore giuliese ha escluso al momento la possibilità che possa acquistare in toto le quote del Giulianova. A questo punto l’ipotesi più concreta è che l’avvocato Berardo D’Antonio, assieme ad un gruppo di imprenditori locali, possa farsi avanti per acquistare il Giulianova. Operazione che dovrebbe avvenire prima della fine di giugno, forse già entro la prossima settimana.

Tra l’altro, il 23 giugno scadranno i termini per eventuali fusioni, scissioni e altri movimenti aziendali. Insomma, tempo da perdere non ce n’è. Anzi, bisogna risolvere quanto prima la grana delle liberatorie dei giocatori che sono in attesa del saldo delle spettanze. Senza le liberatorie difficile pensare all’iscrizione e soprattutto è certo che scatterebbero delle penalizzazioni pesanti. I tesserati, sotto contratto sino al 30 giugno 2015, sono in attesa di percepire 5 mensilità. C’era l’accordo con la società di rinunciare a 2 mensilità, con la certezza di percepirne 3 al termine della stagione. Patto ad oggi non rispettato. Quindi, se entro il 30 giugno non verranno saldati i compensi, il giorno successivo scatteranno le vertenze.

Questo dunque il quadro al momento in casa giallorossa. E molti si chiedono come mai in città possano esistere due società, una che si appresta ad affrontare il campionato di Promozione (l’ex Colleranesco, oggi Asd Giulianova), e una in serie D, il Città di Giulianova. Non sarebbe meglio una fusione, unire soprattutto le forze economiche per creare un sodalizio forte in grado di puntare ad un campionato di Serie D di vertice?

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