Pescara (4-3-3): Fiorillo, Zampano, Fornasier, Zuparic, Rossi, Selasi (72’ Sansovini), Memushaj, Politano (84’ Pucino), Brugman, Caprari (58’ Pasquato), Pettinari. In panchina: Aldegani, Abecasis, Gessa, Venuti, Pasquato, Vrdolhak, Torreira. Allenatore: Marco Baroni.
Modena (4-3-3): Pinsoglio, Calapai, Cionek, Gozzi, Rubin, Martinelli, Schiavone, Signori (69’ Marsura), Garritano, Granoche, Fedato (87’ Ferrari). In panchina: Manfredini, Marzorati, Acosty, Sakaj, Beltrame, Manfrin, Guidiala. Allenatore: Mauro Melotti.
Reti: 82’ Politano
Arbitro: Federico La Penna di Roma (Soricaro-Cangiano)
Ammoniti: Zampano, Gozzi, Martinelli, Fedato, Calapai, Rossi, Pinsoglio
Con un piede sulla porta, dopo aver rischiato l’esonero causa sconfitta a Frosinone, Baroni deve tornare a vincere dopo un mese ed è obbligato a non perdere più se vuole tenere il Pescara ancora attaccato alla speranza dei play-off. Ma per la gara interna con il Modena non parte certo avvantaggiato: squalificati Melchiorri e Salamon, indisponibile Bjarnason e Sansovini costretto alla panchina da un tutore che gli sorregge il polso contuso. Contro gli emiliani di Melotti, in difesa torna Zuparic a dar manforte a Fornasier per fronteggiare il vice bomber della cadetteria, Granoche, mentre Brugman sostituisce l’islandese e Caprari e Pettinari si accollano l’onere di far goal.
E’ il Modena a dare il primissimo avvio a un inconsistente primo tempo: pochi secondi e Granoche va già alla conclusione dal limite, ma spara alto in girata. Ci mette, invece, circa un quarto d’ora il Pescara ad affacciarsi in area avversaria ma sul cross di Zampano si ostacolano a vicenda Caprari e Pettinari. Frazione che si sviluppa lentamente e con molte fasi inattive: bisogna aspettare nuovamente il 27’ per vedere i biancazzurri concretamente in attacco: Politano affonda a destra e scarica per Brugman che conclude con il destro diretto ma alza troppo la traiettoria in corsa. Poco di più fanno i canarini, al 29’ Schiavone recupera in break e lancia Schiavone verso la porta ma lo ferma Fornasier con le cattive in area di rigore: niente fallo ma tanto rischio per i biancazzurri. Solo negli ultimi minuto del primo tempo il Pescara si sveglia ma manca sempre del tocco vincente, come al 40’ con Pettinari che viene ben servito ma perde il tempo giusto per concludere e si fa spazzare via la palla. Prova Brugman a sciogliere gli ingranaggi poco fluidi con uno spunto personale che lo porta in area al 42’ ma viene fermato prepotentemente da Gozzi. L’assenza di recupero certifica la noia dei primi 45 minuti.
Si fa sentire Baroni negli spogliatoi e i primi dieci minuti del secondo tempo valgono due volte il Pescara dell’intero primo. Al 4’st Caprari suona la sveglia con uno stop e tiro violento ma centrale da fuori area, Pinsoglio controlla senza problemi in due tempi. Rispondono i canarini con un bel fraseggio concluso in torsione di testa da Granoche che, però, la manda abbondantemente sopra la traversa. E’ però la squadra di casa ad aver ingranato la marcia e al 7’ st accelera sul fianco sinistro dell’area gialloblu con un ottimo scambio Caprari-Memushaj-Caprari che la tiene senza trovare uscita in mezzo alla folta difesa, alla fine riesce a darla a Brugman che conclude in corsa ma trova la deviazione difensiva. Diventa un forcing quello biancazzurro, ostacolato quasi unicamente da capitan Gozzi: è lui a mandare sul fondo il cross di Zampano all’8’st e poi a marcare stretto Fornasier che arriva puntuale alla deviazione di testa sulla battuta dalla bandierina e gli nega di inquadrare lo specchio. All’11st è invece Brugman il cliente di turno del difensore modenese: l’uruguagio va in fuga sul corridoio mancino ma viene chiuso in corner anche lui sulla conclusione ravvicinata. Baroni fiuta l’aria giusta e prosegue il cambio pelle sostituendo Caprari con Pasquato ed è subito lui, al 18’st, a costringere Pinsoglio alla parata in due tempi. All’offensiva a raffica partecipa anche Zuparic, ben disteso in dribbling ma debole al tiro ma è il Modena, alla prima occasione della ripresa, ad andare più vicina alla rete: al 24’st Fedato difende una palla d’oro sul limite e poi l’appoggia per la saetta di Garritano che sfiora il palo e smuove l’esterno della rete difesa da Fiorillo in tuffo. Baroni sa di non poterla scampare senza segnare e rinuncia alla difesa di Selasi per Sansovini, che al 30’st manca il vantaggio di pochi centimetri: Rossi si spinge al cross dalla sinistra, il “sindaco” dell’Adriatico arriva all’inzuccata in tuffo ma manca il palo di un nulla. Con i delfini sbilanciati, il Modena può colpire in contropiede ma Fedato, al 31’st, eccede in altruismo e spreca il servizio per Granoche da ottima posizione. L’ulteriore segnale che è il momento favorevole per la squadra di Baroni: la conferma la dà Politano al 37’st, con una discesa a suon di finte sulla destra, salta Rubin per rientrare verso il centro dal lato corto dell’area e con un sinistro angolatissimo la manda in rete sul primo palo, battendo anche le punte dei guanti di Pinsoglio. 1-0. Baroni cerca di blindare i 3 punti inserendo Pinsoglio al posto dell’autore del goal, ma è la trazione offensiva a dominare, con Zampano che si fa mezza fascia destra in dribbling al 89’ per metterla sui piedi di Pasquato ma è ancora Gozzi a frapporsi sul cross, seppure sfiorando l’autorete. Il terzino, però, rovina tutto sul rovesci di fronte, mandando al cross Garritano e permettendo a Granoche di colpire il palo, aiutato dall’arbitro La Penna che fischia il fuorigioco. Il thriller per Baroni non finisce qui: punizione dalla trequarti raccolta da Cionek in distensione a centro area, Fiorillo esce alla disperata e riesce a sporcare la conclusione che rimbalza sulla linea di porta, dove arriva Ferrari per spingerla dentro ma anche Rossi che trova il miracolo in extra- time. Il miracolo lo fa anche Pinsoglio, che sbarra la strada a Sansovini nell’ultima fuga del match: lo ferma a tu per tu.
L’ultima emozione di un match partito nella noia e finito al cardiopalma. Le coronarie più a rischio erano quelle di Baroni che, grazie allo spunto di Politano e alla tenacia di Rossi, vede ora il suo Pescara tornare a vincere, davanti a circa 10mila tifosi, e rientrare nella zona play-off con 51 punti: l’obiettivo che continuerà a farlo penare per altre 6 partite.