Pescara. Con una lettera d’intenti, firmata questa mattina dal sindaco Marco Alessandrini e dal presidente dell’associazione Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, l’Amministrazione Comunale s’impegna a stilare un nuovo progetto per i lavori di adeguamento dello Stadio Adriatico. Allo stato attuale la struttura, pur avendo una capienza adatta ad accogliere fino a 100 tifosi disabili, non dispone di postazioni idonee.
Il documento in questione, stilato nel corso della mattinata dall’ufficio tecnico del Comune e controfirmato pubblicamente da Ferrante, è stato presentato e letto dall’assessore Giuliano Diodati nella piazza antistante Palazzo di Città, dove si è svolta la protesta di Carrozzine Determinate.
L’impegno preso dal Comune, però, non chiarisce il numero di posti che saranno riservati ai tifosi in carrozzina nel nuovo progetto di adeguamento dello stadio e utilizza la generica dicitura di “numero di posti previsti dalla normativa vigente”.
In sostanza, la lettera in questione, pur essendo un documento a tutti gli effetti, non specifica nulla.
“Dobbiamo prima elaborare e mettere per iscritto il progetto” ha motivato l’assessore Diodati a Ferrante, che ha subito chiesto spiegazioni riguardo alla mancanza di quest’importante ‘dettaglio’, che deve essere messo nero su bianco nel progetto.
Per l’elaborazione del nuovo progetto, Diodati ha affermato che l’ufficio tecnico si rivolgerà allo stesso architetto che nel 2008 aveva curato la realizzazione dello Stadio Adriatico e che quanto prima sarà fissato un incontro. Inoltre, l’assessore ha garantito che nella fase precedente all’approvazione e presentazione ufficiale del nuovo progetto, l’associazione Carrozzine Determinate sarà coinvolta ed interpellata.
Intanto, la recente ordinanza del sindaco Alessandrini che aveva ridotto a 25 i posti disponibili per i tifosi in carrozzina, è stata annullata. L’ordinanza era stata emanata dal sindaco su segnalazione della Questura, per motivi legati alla sicurezza dello stadio. La stessa Questura, per venire incontro alle richieste di Carrozzine Determinate, con un accordo siglato ieri pomeriggio, aveva poi esteso a 45 il numero di posti disponibili.
Il problema di fondo, però, quello della sicurezza, esiste già dal 2012, quando fu approvato il primo progetto di adeguamento degli spazi dell’Adriatico, che prevedeva l’ampliamento della Tribuna: gli interventi non furono mai realizzati, ma i tifosi diversamente abili, nel corso di questi ultimi anni, si sono potuti recare allo stadio senza che venisse mai sollevato il problema del loro ‘numero’.
“E’ una situazione che va avanti da tre anni e mezzo: solo adesso si sono accorti dei problemi legati alla sicurezza?” ha commentato Ferrante.
Intanto, la determinazione dei tifosi diversamente abili ha portato qualche frutto: un impegno scritto e firmato dal Comune, che dovrà attivarsi quanto prima a realizzare il progetto di uno Stadio senza barriere architettoniche e accessibile a tutti.
Pescara. Nuova ordinanza emessa dal Comune per il numero di posti riservati ai tifosi disabili presso lo Stadio Adriatico, che, a partire dalla prossima partita Pescara-Bari, del 20 marzo, fino al termine del campionato di calcio in corso, sono fissati a 45, più altri 45 riservati agli accompagnatori.
Un’ordinanza emessa in linea con l’accordo intercorso due giorni fa con la Questura, avvenuto a seguito delle decise proteste da parte dei tifosi disabili, che si sono visti drasticamente ridurre le postazioni assegnate loro da 100 a 25, per motivi di sicurezza.
I 45 posti assegnati ora, con tanto di ordinanza comunale, dunque, rappresentano il compromesso faticosamente raggiunto dall’associazione Carrozzine Determinate, ma l’obiettivo principale è che il Comune mantenga l’impegno, sottoscritto pubblicamente ieri mattina, di procedere con l’elaborazione del nuovo progetto per i lavori di adeguamento dello stadio, che, ricordiamo, ha una capienza di 100 posti da riservare ai tifosi disabili.
Intanto, dalla prossima partita e fino alla fine del campionato, i posti riservati ai tifosi disabili sono quelli del primo livello della Tribuna Majella e la Curva Nord, dove, oltre a tifosi e accompagnatori, è prevista anche la presenza di steward per la tutela della sicurezza.