Una accelerazione che ha consentito di superare il target fissato dall’Unione Europea nell’attuazione del programma a favore del comparto agricolo, di quasi 6,3 milioni di euro, con una spesa complessiva che è arrivata al 31 dicembre scorso a 310.753.737 euro, pari al 102% del target fissato.
Nell’anno appena concluso a beneficiare delle misure sono state 8.383 imprese, con in testa quelle operanti nella provincia dell’Aquila, pari a 3.145. I numeri aggiornati al 31 dicembre scorso, sono forniti dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo, di competenza del vicepresidente della Giunta regionale abruzzese, Emanuele Imprudente, della Lega.
“La grande performance messa a segno – spiega Imprudente – è stata resa possibile dall’infaticabile lavoro dei nostri uffici, dalla razionalizzazione del processo autorizzativo, dalla concertazione e ascolto del territorio, e rappresenta una buona notizia soprattutto in una fase segnata dall’emergenza pandemica, che grandi difficoltà ha provocato anche al settore agricolo, fondamentale volano di sviluppo e occupazione della nostra regione”.
“Nel 2019, all’indomani dell’insediamento della maggioranza di centrodestra – aggiunge Imprudente -, avevamo ereditato una situazione molto difficile, ma ora i dati dimostrano la nostra capacità nell’aver saputo imprimere una decisa accelerazione dell’erogazione dei fondi, della loro programmazione e del numero dei bandi”.
In base ai dati del 31 dicembre, l’importo pagato complessivamente finora a valere sul PSR 2014-2022, ammonta a 310.753.737 euro. L’importo delle concessioni totali ammonta a 426.940.799 euro, l’importo messo a bando è di 520.818.732 euro, su una disponibilità complessiva arrivata a 638.682.909 euro grazie alle maggiori risorse ottenute per gli anni 2021-22.
“Va rimarcata dunque un’accelerazione della spesa, che si è registrata con l’amministrazione del centro-destra in Regione Abruzzo” – sottolinea ancora l’ex assessore comunale all’Ambiente dell’Aquila.
A fine 2018 l’importo pagato ammontava a 102.596.154 euro, salito a fine 2019 a 178.829.310 euro, a 239.663.409 euro a fine 2020, per poi registrare una ulteriore e vigorosa impennata nel 2021, che ha portato l’importo a 310.753.737 euro.
Prossimo target fissato per fine 2022 è quello di 377.446.554 euro.
In cima alla classifica delle azioni finora finanziate compaiono gli “investimenti in immobilizzazioni materiali”, con 85.291.615 euro, i “pagamenti agro-climatico-ambientali”, con 62.371.1440 euro, i “pagamenti compensativi per le zone montane” con 44.872.556 euro, l’agricoltura biologica, con 40.547.783 euro, i “servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali”, con 18.131.955 euro, lo “sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”, con 14.880.531 euro, il “sostegno per lo sviluppo locale Leader”, con 7.087.373 euro, i “regimi di qualità dei prodotti agricoli alimentari, con 6.688.211 euro .
La percentuale delle risorse impegnate su quanto programmato ammonta complessivamente al 81,55% del budget totale, ed è stato speso, su quanto programmato, il 46,86%.