L’Aquila. “Questo ricongiungimento è un fatto del tutto naturale, esiste infatti una osmosi tra chi si occupa di formazione tecnica in montagna e chi si occupa di soccorso alpino. È per questo che sono soddisfatto e onorato di accogliere nella nostra sede la stazione dell’Aquila del Soccorso Alpino e Speleologico”.
Sono state queste le parole di Vincenzo Brancadoro, presidente della sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano, che oggi ha presenziato la cerimonia di inaugurazione della sede della stazione dell’Aquila del Soccorso Alpino e Speleologico.
Con l’affissione della targa e la consegna delle chiavi, la stazione dell’Aquila del CNSAS entra ufficialmente al civico 34 di via Sassa, nella sede storica della sezione dell’Aquila del Cai, una delle prime d’Italia.
Va in dotazione dei tecnici del Soccorso Alpino anche un un nuovo mezzo fuoristrada, un Mitsubishi L200 accessoriato in modo particolare per i soccorsi in ambiente impervio.
La cerimonia di inaugurazione della sede, suggellata anche dalla benedizione religiosa del nuovo mezzo da parte di don Federico Palmerini, parroco di San Giuseppe Artigiano a L’Aquila, ha visto la partecipazione del direttivo sia del Cai che del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo. Tra i partecipanti c’erano infatti anche il consigliere nazionale del CNSAS Alfonso Ardizzi, il presidente regionale Daniele Perilli e il capostazione dell’Aquila Leandro Giannangeli.