Pescara. In tanti gli studenti che hanno preso parte alla speciale lezione sulle Onde gravitazionali, con Jan Harms e Marica Branchiesi, i due ricercatori del Gran Sasso Science Institute facenti parte del gruppo che si è aggiudicato il Nobel per la Fisica.
L’incontro, a cura di Sinergie d’Arte, associazione promotrice del Pi Greco Day, nonché della Presidenza del Consiglio comunale, si è svolto nella Sala consiliare di Palazzo di Città e l’intervento dei due studiosi, che hanno raccontato la propria esperienza e le ricerche in corso, è stato introdotto da Francesco Vissani, dirigente dell’Istituto Superiore di Fisica Nucleare e coordinatore del Dottorato di Fisica del Gran Sasso Science Institute.
“Mai ll’universo lo abbiamo sentito così vicino”, è stato il commento del sindaco, Marco Alessandrini e del presidente del Consiglio comunale, Francesco Pagnanelli. “Grazie a questi due giovani ed entusiasti studiosi siamo riusciti ad accorciare le distanze con la grandezza che ci sovrasta, persino a sentirne i rumori, che loro hanno portato con sé per raccontare ai ragazzi, attentissimi, cosa significa studiare il cielo. E’ stato davvero emozionante e li ringraziamo per la dedizione con cui si dedicano agli studi e alla ricerca”.
“Centinaia di ragazzi delle superiori di Pescara hanno fatto da platea a uno degli eventi di divulgazione scientifica più sentiti da Sinergie d’Arte nel pieno target del Pi Greco Day di Pescara”, afferma il presidente dell’associazione, Gabriella Ciaffarini. “E’ stato un evento solenne con cui abbiamo profuso lo spirito della nostra associazione, che arriva alla scienza con un atteggiamento circolare e di divulgazione che mette al centro la scuola. Un ottimo preludio al Pi Greco Day 2018”.
“Manifestazioni come questa”, aggiunge Rocco Dedda, collaboratore e membro del direttivo di Sinergie d’Arte, “in linea con l’organizzazione del Pi Greco Day che si prepara alla quarta edizione nella città di Pescara, mostra la capacità di semplificare i concetti propri della Scienza unendo il talento e la professionalità alla didattica”.