Oltre 30 esemplari sono già stati abbattuti da quando si è riaperta la caccia perché sul versante ovest del ponte sulla statale 16 è possibile sparare. E non appena i volatili entrano nel territorio dei cacciatori, per loro è la fine. Però qualcosa si muove.
L’amministrazione comunale di Giulianova, infatti, non è rimasta con le mani in mano. Nei giorni scorsi era stata coinvolta proprio dall’associazione Amici del Parco Annunziata affinché chiedesse alla Regione di creare attorno all’oasi naturalistica della foce del fiume Tordino, che rientra a tutti gli effetti all’interno del perimetro della Riserva Naturale del Borsacchio, una zona cuscinetto vietata alla caccia.
L’assessore Fabio Ruffini si è già incontrato con i dirigenti della Regione proponendo ufficialmente l’estensione del divieto di caccia per altri due chilometri in direzione ovest, ovvero ben oltre il ponte sul Tordino della Statale 16. Oggi, al di là del ponte è possibile sparare alla selvaggina. E a cadere sotto i colpi dei cacciatori sono soprattutto le anatre che popolano l’oasi.
“Abbiamo avuto questo incontro per illustrare la situazione”, ha spiegato l’assessore all’ambiente del Comune di Giulianova, “questa è una zona che va tutelata perché la foce del Tordino ricade all’interno della Riserva Naturale del Borsacchio di Roseto. La cosa che ci dispiace è che negli anni passati da parte del Comune rosetano non abbiamo avuto mai un riscontro per una compartecipazione affinché qui venisse creata una vera e propria oasi naturalistica. Noi abbiamo fatto il nostro, ora ci attendiamo dal nuovo governo cittadino di Roseto quella collaborazione che in passato non c’è stata”.
Negli ultimi due anni i volontari dell’associazione hanno eseguito un censimento delle specie di fauna che vivono all’interno dell’oasi del Tordino. E il quadro che ne viene fuori è interessante. Germani reali, alzavole, fischioni, aironi cenerini, garzette, martin pescatore, sono solo alcune delle oltre 100 specie riconosciute e che hanno trovato il loro habitat naturale. Ma qui si sono fermati anche aironi, cicogne, fenicotteri rosa. Uno spettacolo della natura apprezzato da migliaia di turisti.
Roseto deve però fare il suo. In passato era stato chiesto all’allora amministrazione Pavone di chiudere al transito il lungofiume per impedire ai vandali di scaricare rifiuti e di rubare le uova delle anatre. Ma l’accesso al fiume è stato sempre lasciato aperto. Questa estate sono state rubate circa 140 uova dai nidi.
Intanto la gente del posto ogni mattina porta granoturco ai germani reali e alle altre specie di anatre. Gli animali vengono nutriti per un motivo molto nobile: evitare che superino il ponte della ss16 per non finire sotto il tiro delle doppiette.