«Insieme al Coordinamento diocesano delle associazioni laicali – spiega monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne – abbiamo pensato ad una preghiera itinerante per farci ancora prossimi dei fratelli che, nei mesi trascorsi, hanno vissuto la difficoltà della distruzione e, in alcuni casi, hanno affrontato il dolore della morte. Abbiamo scelto di celebrare nelle tende o nei luoghi che le comunità locali hanno riadattato a sale di culto».
“La Speranza… dai luoghi del dolore”, infatti, è il titolo della novena che partirà domani, venerdì 26 maggio, da Cermingnano, sponda teramana della diocesi di Pescara e continuerà, sera dopo sera, sempre alle 21, a Catignano, Castiglione M.R, Montefino, Bisenti, Farindola, Carpineto Nora e Montebello (clicca qui per il calendario completo).
La veglia di Pentecoste del 3 giugno a Penne, presieduta dallo stesso arcivescovo, concluderà il cammino di preghiera. «Il tempo è il luogo preferenziale per fare memoria – continua Valentinetti commentando il titolo dell’evento – ed è occasione per rileggere il passato con gli occhi dell’oggi, ancora carichi di dolore e sofferenza sì, ma anche capaci di scrutare i segni della speranza nascosti dalla perdita di cose e persone, dalla morte, ma vivi e presenti nella solidarietà, nell’amicizia, nella prossimità, nella fede. Il tempo è il luogo del “sia fatta la tua volontà” che spesso ripetiamo, quasi inconsapevolmente, nelle nostre preghiere e che si fa reale quando indica la fiducia in un progetto incomprensibile e, allo stesso tempo, meraviglioso, di cui siamo sempre e comunque responsabili attivi».