Nonostante i controlli delle forze dell’ordine, il fenomeno del commercio abusivo sulle spiagge, con marchi taroccati, non sembra affatto diminuire.
Anzi, sulla costa teramana, nel week lungo per questo Ferragosto, la situazione sembra persino peggiorata con i “vu cumprà”, senegalesi soprattutto, che hanno colonizzato alcuni tratti di spiaggia libera, improvvisando delle bancarelle o esponendo la mercanzia su teli sistemati sull’arenile.
A lamentarsi sono soprattutto i commercianti, non solo ambulanti ma anche quelli a posto fisso, che pagano regolarmente le tasse, che subiscono i controlli della Guardia di Finanza per l’emissione di scontrini, che propongono un prodotto di qualità e certificato. A differenza degli extracomunitari che eludono il fisco e propongono merce contraffatta.
Situazione critica tra Roseto e Alba Adriatica, passando per Giulianova dove si contano decine e decine di “vu cumprà” che oltre a sistemare la merce sulla spiaggia libera, attirando i bagnanti con prezzi ben al di sotto rispetto ad un prodotto venduto in un negozio, passano sotto gli ombrelloni, uno ogni 10 minuti.
Alcuni titolari di chalet hanno avvertito le forze dell’ordine, in modo particolare vigili urbani e capitaneria di porto. Ma con il pienone di Ferragosto, la massima concentrazione è sulle strade per garantire l’incolumità degli automobilisti per quanto riguarda le forze di polizia, in mare con mezzi navali per le autorità marittime. E così il fenomeno del commercio abusivo va avanti.
Alcuni controlli sono stati eseguiti con conseguente sequestro di merce contraffatta. Ma è solo una goccia nel mare, tra le lamentele di chi giustamente chiede il rispetto delle regole e subisce una concorrenza sleale.