L’Aquila. Dalla sede di Collemaggio ai nuovi e spaziosi locali dell’ex Onpi: salto di qualità, come livello di assistenza e sistemazione logistica, per il centro di salute mentale della Asl 1. Da ieri, venerdì 16 gennaio, il servizio è stato trasferito al terzo piano dell’ex Onpi, in via Capo Croce, dove si trova anche l’hospice. Con una superficie di circa 450 metri quadrati e una ventina di stanze a disposizione, il Centro per la cura delle malattie mentali segna una svolta nella propria attività. Spazi molto ampi e confortevoli all’interno di locali completamente ristrutturati e rimessi a nuovo.
Una ubicazione che permetterà al personale di operare al meglio e di assicurare ai pazienti un’assistenza di qualità superiore. Nel nuovo ‘quartier generale’, il Csm dispone di ampi ambulatori per visite psichiatriche, psicoterapia e spazi per attività psico-sociale, dedicata cioè a situazioni di disagio. Nella nuova sede sono stati trasferiti anche gli uffici della direzione del Dipartimento di salute mentale, diretto dal dr. Vittorio Sconci. In tempi brevi, peraltro, è previsto il trasferimento, nei locali ex Onpi, anche del distretto sanitario, con la possibilità di migliorare ulteriormente il lavoro del Centro salute mentale tramite un’azione sinergica proprio con l’attività distrettuale.
“La nuova collocazione logistica”, dichiara il dottor Sconci, “è costituita da locali davvero nuovi e funzionali alla nostra attività che ci consentiranno di dare ai pazienti un servizio ancora più efficace. Nei nuovi ambulatori verranno effettuate, tra l’altro, visite psichiatriche, psicologiche e psico-sociali e, naturalmente, sarà garantito un incisivo svolgimento dell’attività di psicoterapia”.
AL SAN SALVATORE: DAL 22 GENNAIO ATTIVA LA PET-TAC: STOP A VIAGGI FUORI REGIONE PER CIRCA 1.000 UTENTI DELLA PROVINCIA
Dal 22 gennaio prossimo un migliaio di utenti, residenti nella Asl 1 Abruzzo, non dovrà più spostarsi di molti chilometri e andare in altre Regioni per sottoporsi a sofisticati esami in grado di chiarire dubbi su sospetti tumori, valutare gli effetti della terapia e il decorso delle neoplasie.
Da giovedì prossimo, infatti, all’ospedale S. Salvatore verrà attivato un esame di alta investigazione scientifica, la Pet-Tac, tramite una postazione mobile montata su un Tir all’esterno del presidio aquilano. Una soluzione-ponte per giungere, in una fase successiva, all’allestimento di un macchinario fisso all’interno dell’ospedale di L’Aquila. La Pet-Tac mobile funzionerà nell’area antistante il reparto di ostetricia e ginecologia e sarà in funzione due giorni a settimana, giovedì e venerdì. La nuova prestazione, offerta agli utenti della Provincia AQ, rientra nell’attività del reparto di medicina nucleare, diretta dal dr. Massimo di Pietro e somma due esami in uno: un accertamento di carattere funzionale (la Pet, riguardante il metabolismo biochimico di tessuti e cellule, compiuto con farmaci a radioattività controllata) e l’altro di natura morfologica (la Tac, relativo alle alterazioni di forma e dimensione degli organi). La strumentazione, oltre al prevalente impiego nelle patologie oncologiche, viene utilizzata per fare diagnosi complesse su malattie neurologiche e cardiovascolari. Durante l’esame, non invasivo, si somministra al paziente, ovviamente in dosi non dannose, una sostanza radioattiva. Per sottoporsi all’accertamento nei due giorni della settimana (come detto, ogni giovedì e venerdì), le prenotazioni vanno fatte direttamente al reparto di medicina nucleare di L’Aquila (numero: 0862/368770, telefonando dalle ore 9 alle 12.00) oppure tramite il sito della Asl 1 www.asl1abruzzo.it con l’utilizzo della specifica modulistica. Va detto che l’agenda delle prenotazioni delle prime sedute è da tempo esaurita poiché l’avvio della Pet Tac, fissato e comunicato in un primo tempo il 28 ottobre scorso, fu rinviato per sopravvenuti imprevisti di natura logistica. Da ottobre a oggi il canale delle richieste di appuntamento degli utenti è rimasto aperto e dunque dal 22 gennaio prossimo si procederà con il calendario già stabilito, tenendo però conto di determinate priorità.
“In questa prima fase”, afferma il dottor di Pietro, “daremo la precedenza alla malattie oncologiche e alle situazioni urgenti. Per ora faremo una ventina di esami a settimana ma successivamente, in base al volume di richieste dei pazienti, valuteremo la possibilità di potenziare l’attività”.
Con il nuovo servizio la Asl alzerà il livello delle proprie prestazioni, mettendo un migliaio di utenti nella condizione di sottoporsi ai sofisticati accertamenti senza più disagi dovuti a spostamenti fuori Abruzzo. Inoltre, fatto non meno importante, l’azienda recupererà una cospicua parte di risorse finanziarie perché non dovrà più rimborsare le regioni dove finora gli utenti della provincia hanno effettuato questo tipo di prestazione.