Un semplice esame di routine può svelarti il tuo futuro. Infatti la durata della nostra vita è correlata ad un valore del sangue.
Sapere quanto a lungo vivremo è davvero un bene? Una risposta oggettiva non può esserci: si tratta di un argomento talmente delicato che ciascuno ha la sua sensibilità e la sua opinione in merito. Tuttavia una cosa deve essere chiara: ci sono fattori su cui si può agire per fare prevenzione e, quindi, vivere più a lungo.
In tal senso diventa importante conoscere la nostra aspettativa di vita in base al nostro attuale stato di salute in modo da poter intervenire e agire laddove possibile. Infatti la genetica gioca sicuramente un ruolo fondamentale: chi in famiglia ha diversi casi di neoplasie ha più probabilità di ammalarsi, questo è evidente.
Ma anche il nostro stile di vita può influire moltissimo non solo sulla qualità ma anche sulla durata della nostra vita. Una recente ricerca ha individuato il valore ematico che può dirci – indicativamente – quanto a lungo vivremo. Se questo valore è troppo alto, la nostra salute e la nostra vita sono a rischio.
Chi non vorrebbe vivere fino a 100 anni? Fino a 100 anni ma in buona salute, naturalmente. Riuscirci ormai non è più impossibile: nel mondo ci sono diversi ultracentenari ancora lucidi e che godono di una buona salute. Un nuovo studio ha messo in luce un dato fondamentale: tutte le persone che vivono a lungo, hanno un valore del sangue piuttosto basso.
La durata della nostra vita, per certi versi, è imprevedibile. A volte basta veramente poco per andare al creatore: un’auto che non rispetta il semaforo, una tegola in testa. La sorte, il destino o comunque vogliamo chiamarla ha sicuramente un grande potere. Ma, salvo imprevisti, un valore del sangue può dirci molto su quanto potremmo vivere.
Un gruppo di ricercatori svedesi ha individuato quali sono i valori che hanno un valore cruciale nel contesto della salute e anche della durata della vita. Tra i valori di massima importanza troviamo:
Il valore in assoluto più importante non è né il colesterolo né il glucosio, a differenza di quello che molti tenderebbero a pensare. Il valore più importante è quello della Creatinina in quanto da essa dipende la salute del fegato. Lo studio ha analizzato i valori ematici di diversi centenari ed è emerso che, chi vive più a lungo, ha bassi valori di creatinina. Non solo: i centenari tendono ad avere anche bassi valori di acido urico e di glucosio: tutti valori che dipendono da ciò che mangiamo.