Ci sono diversi tipi di insetti che rischiano di infestare i tuoi materassi, ma questi sono i peggiori. Non parliamo né di cimici né di acari.
Diventa importante conoscere questo “nemico” per riuscire a debellarlo, ne va della nostra salute. Spesso abbiamo parlato delle più comuni cimici che possono portare una persona a essere morsa anche 50-90 volte in una sola notte provocando eruzioni cutanee e anche infezioni. Ci siamo poi soffermati sugli acari che rischiano di provocarci problemi soprattutto alle vie respiratorie.
Si tratta, sempre e comunque, di problemi legati all’igiene del letto anche se parliamo di insetti davvero molto piccoli e a volte invisibili all’occhio umano. Diventa dunque fondamentale, in ogni caso, fare grande attenzione a questi microorganismi, combattendoli solo ed esclusivamente con l’igiene. Questo presuppone l’obbligo a cambiare le vostra lenzuola più volte a settimana e a mantenere sempre asettico l’ambiente.
Spesso commettiamo l’errore di sederci e sdraiarci sul letto con i vestiti con i quali usciamo, generando dei problemi non di poco conto. Rimanere attenti e darci delle regole potrà salvarci da questi problemi, oggi però vi introduciamo un altro scomodo ospite in casa nostra.
I nostri materassi spesso sono nido per numerosi insetti, anche se non ce ne rendiamo conto. Parliamo della tarma dei tessuti, nota anche come tignola dei crini, che è conosciuta con il nome scientifico Tineola bisselliella.
Si tratta di una sorta di lepidottero che appartiene alla famiglia delle Tineidaei, tarme che si nutrono più che altro di tessuti come appunto la lana, la seta e persino il cotone. Le loro dimensioni sono veramente infinitesimali, variano tra gli 8 e i 10 millimetri, raggiungendo i 12 quando arrivano ad aprire le ali.
Quando, tra i tre e gli otto mesi, la larva ha raggiunto le dimensioni da adulte inizia il suo ciclo riproduttivo e depone le uova. Queste si schiudono e iniziano a far nascere altre larve in grado di nutrirsi dei nostri tessuti. Una femmina di questa larva può deporre fino a una centinaia di uova nel corso delle sue vite, deponendole in luoghi dove si pensa che queste possano sopravvivere più a lungo.
Al di là di tecniche chimiche per controllarle e prevenirle quelli più efficaci sono i rimedi naturali come trappole collanti attivate da feromoni specifici o semplicemente l’utilizzo dell’aspriapolvere su vari tipi di tessuti come tappeti e quant’altro.