Parchi d’Abruzzo, il WWF chiede il ripristino della legalità

parco_nazionale_abruzzo-molise.jpgDovrebbero durare pochi mesi, invece l’anomalia tutta abruzzese li rende operativi da quattro anni e mezzo, quattro anni e un anno e mezzo. Sono i commissari che gestiscono rispettivamente il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Regionale Silente-Velino, le cui proroghe dei mandati fanno scivolare in maniera indefinita le nomine degli organi direttivi previsti dalla legge.

La situazione di assoluta illegittimità viene denunciata dal WWF che si augura che venga al più presto superata tale “eccezione” e che il Ministero dell’Ambiente e la Regione procedano a ristabilire la corretta gestione dei tre Parchi abruzzesi. Tornare in una condizione di normalità, inoltre, consentirebbe di evitare anche che le nomine di presidenti e commissari avvengano senza la richiesta di competenze specifiche in materia ambientale e in conservazione dalla natura.

Ma, a parte il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la situazione nella regione è decisamente singolare. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è privo di un Consiglio Direttivo da 1.656 giorni (più di 4 anni e mezzo). L’ultimo presidente era stato Walter Mazzitti il cui mandato, insieme a quello dei componenti del consiglio direttivo, era scaduto a gennaio 2007. Dopo la nomina di Stefano Allavena, primo commissario, sostituito da Giandonato Morra che ha poi lasciato il posto ad Arturo Diaconale, dal 7 luglio 2010 lo stesso Diaconale è stato nominato presidente, senza però che fosse ricostituito il consiglio direttivo. Inoltre dal 2004 manca un direttore e le sue funzioni sono esercitate da un coordinatore tecnico amministrativo, non presente nell’elenco dei direttori di parchi presso il Ministero dell’Ambiente e la cui nomina viene prorogata da sette anni, ogni volta per pochi mesi.

Il Parco Nazionale della Maiella, invece, è senza organo direttivo da 1.362 giorni (quasi 4 anni). Decaduto nel 2007, la presidenza è stata affidata a Gianfranco Giuliante, diventato dall’inizio del 2010 commissario fino al febbraio di quest’anno, quando tale carica è passata a Franco Iezzi. Il direttore è lo stesso dal 1997 e viene di volta in volta riconfermato senza procedere ad una nuova nomina scegliendo tra la terna di candidati.

Il Parco Regionale Sirente-Velino è, infine, commissariato da 517 giorni (1 anno e mezzo) dal 26 febbraio 2010, quando il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha nominato commissario Patrizio Schiazza, il cui mandato è stato più volte prorogato in attesa di una riforma della legge istitutiva dell’Ente Parco che non arriva mai. Il direttore non è nell’elenco dei direttori di parco presso il Ministero dell’Ambiente.

La legge nazionale sulle aree naturali protette, però, prevede che un Parco abbia un presidente ed un consiglio direttivo nominati dal Ministro dell’Ambiente, d’intesa con la Regione nel cui territorio ricade il Parco. Il consiglio direttivo, inoltre, deve essere formato da persone con competenze specifiche in materia di aree naturali protette, mentre il direttore, nominato dal Ministro dell’Ambiente, deve essere scelto, su indicazione del consiglio, da una terna di candidati iscritti in un apposito elenco.

Riportare regolarità nei tre parchi abruzzesi, dunque, diventa indispensabile per il WWF, la cui richiesta è quella di garantire una maggiore condivisione e partecipazione nelle scelte e l’affermazione reale di un sistema di aree protette che possano tutelare la natura e contemporaneamente garantire gli interessi delle comunità locali.

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