“Lascia davvero sbalorditi questa decisione”, spiega il consigliere regionale Maurizio Di Nicola, “di imporre la chiusura ritenendo che il territorio peligno non sconti particolari complessità orografiche e prima che la Regione abbia potuto completare, con l’elisoccorso, una rete di protezione che comprende il servizio di trasporto in emergenza neonatale (Sten) e il servizio di trasporto assistito materno (Stam).
Dopo i furti sul bando periferie e sulle risorse del Masterplan, più che il Governo del cambiamento constatiamo il cambiamento delle posizioni del Governo e del Movimento cinque stelle rispetto a quanto proclamato in campagna elettorale. Adesso spero che piuttosto che dilungarsi a smentire la bocciatura decisa dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute, tutti i parlamentari abruzzesi, e in particolare quelli delle zone interne, facciano pressione politica per difendere una scelta che la Regione Abruzzo, negli ultimi 4 anni, aveva voluto e saputo difendere con le unghie e con i denti, anche contro il proprio Governo”.