Vasto. “La nuova Tac a 64 strati destinata all’ospedale di Vasto, acquistata da oltre un anno, è tuttora imballata e custodita in un della Asl in attesa di essere messa in funzione. Siamo di fronte all’ennesima inerzia del governo regionale e all’evidente superficialità di un assessore alla sanità oggi troppo concentrato più alla sua campagna elettorale e meno attento alle vere esigenze del San Pio di Vasto”.
Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che spiega quanto segue: “La seconda Tac, annunciata ben tre anni fa e acquistata attraverso una gara pubblica conclusa da un anno e mezzo, non può essere ancora installata perché il luogo individuato necessita di una ulteriore ristrutturazione per una spesa di 130 mila euro. Non solo, oggi ci si accorge che bisogna potenziare ulteriormente la cabina elettrica e occorrerebbe un investimento pari a 300 mila euro. Queste sono le preoccupanti notizie che emergono a conclusione del sopralluogo di tecnici e ingegneri effettuato nei giorni scorsi presso il nosocomio. Siamo di fronte alla più totale inefficienza di una classe politica e dirigenziale completamente inadeguata che non è stata in grado di mettere in campo una concreta programmazione di interventi da realizzare. La realtà oggi è un’altra: la seconda Tac a 64 strati trova ancora ostacoli logistici che ne rinviano l’installazione con il serio rischio che diventi obsoleta considerando che la stessa Asl dispone già di dispositivi a 256 strati. Una vera e propria beffa nei confronti dei vastesi che pagano la disattenzione di un governo regionale che in questi anni è riuscito nella grande impresa di aumentare il debito riportando i bilanci di tutte e quattro le Asl in negativo”.
“L’ospedale di Vasto, il personale medico, infermieristico e tutti i suoi dipendenti – conclude Febbo – meritano più attenzione e investimenti da realizzarsi al più presto. Nelle prossime ore convocherò in Commissione Vigilanza sia i vertici della Direzione regionale sanitaria e della Asl Lanciano-Vasto-Chieti per comprendere le cause della mancanza installazione della seconda Tac e per risolvere celermente le cause di questi ritardi targati Paolucci”.