La regione Abruzzo è ormai pronta a partire. Nella giornata odierna il presidente Marsilio ha incontrato i partiti per provare a chiudere la partita.
E’ tempo di partire. A distanza ormai di un mese dalla vittoria alle elezioni, il presidente Marsilio nelle prossime ore presenterà ufficialmente la sua giunta e darà il via al secondo mandato. Non sono state ore facili le ultime per il centrodestra locale considerando le difficoltà a trovare un accordo.
Alla fine, però, il summit odierno sembra essere stato decisivo per formare la giunta. Ora devono essere limati gli ultimi dettagli e molto probabilmente lo si farà nel giro di poco tempo. L’obiettivo è presentare tutti in aula domani, mercoledì 10 aprile, e poi partire per un percorso di cinque anni che si preannuncia assolutamente complicato e ricco di insidie.
L’accordo tra Marsilio e i partiti
Come spiegato in precedenza, non è stato assolutamente semplice arrivare ad una intesa. Il presidente Marsilio sin da subito ha spinto per dare a Fratelli d’Italia il maggior numero di assessorati. Dopo qualche piccolo dubbio avanzato dagli altri partiti, il governatore ha raggiunto il suo obiettivo. Sono tre, infatti, i rappresentati del partito di Giorgia Meloni che faranno parte della nuova squadra. Oltre a loro ci sarà uno di Forza Italia, che prende anche la presidenza del Consiglio e il sottosegretario alla Giunta, uno della Lega e uno della lista di Marsilio.
Dalla squadra, quindi, è rimasta fuori Noi Moderati, che dovrebbe avere la vicepresidenza del Consiglio. Sui nomi per il momento resta il massimo riserbo e sarà lo stesso Marsilio nelle prossime ore a svelare i profili scelti.
Marsilio pronto a partire
Il presidente Marsilio è sicuramente pronto a partire ad un mese dalle elezioni. Il lavoro da fare è tanto e il governatore non ha nessuna intenzione di perdere tempo. Nelle prossime ore saranno sciolte le ultime e presentata la squadra che accompagnerà il rappresentate di Fratelli d’Italia in questo lungo e impegnativo cammino.
La volontà è quella di dare continuità al lavoro fatto negli ultimi anni e non ci resta che aspettare i prossimi mesi per capire se ci saranno dei riscontri positivi in questo senso.
