La Provincia di Teramo chiude un ciclo. Con l’apertura del ponte ciclopedonale sul Vomano, l’ultimo della costa teramana, si conclude il progetto iniziato nel 1997 con il Corridoio verde adriatico, poi confluito nel programma Bike to coast della Regione Abruzzo. Questa mattina in Provincia sono state presentate le iniziative in programma per l’apertura del ponte ciclopedonale del Vomano in programma il 26 novembre.
La prossima partita che l’Ente vuole giocare – come è stato raccontato questa mattina dal Presidente Di Bonaventura e dal consigliere delegato Lanfranco Cardinale – è quella della realizzazione dei collegamenti ciclabili dalle vallate alla costa così come ipotizzate nel Piano provinciale della mobilità ciclistica (Piano strategico per la mobilità ciclistica e la rete delle ciclabili. Il piano porta la firma degli architetti Giuliano Di Flavio (coordinatore progettuale), Raffaele Di Marcello e Alfonso Pallini). La Provincia ha già ottenuto un finanziamento per la progettazione di una delle ciclabili ipotizzate: quella del Tordino meglio nota come Teramo-Mare perché parte dal capoluogo teramano per arrivare sulla costa.
Il Piano era stato finanziato per 12 milioni di euro con il vecchio Masterplan della Regione Abruzzo; finanziamenti poi rimodulati e quindi perduti per far fronte alla manutenzione straordinaria delle rete viaria dopo i gravi danni provocati dalle calamità naturali (terremoto compreso) del 2017.
Per questo motivo all’inaugurazione del Ponte – con i due Comuni interessati, Roseto degli Abruzzo e Pineto e l’Ente finanziatore, la Regione Abruzzo – si aggiunge una serie di iniziative per inquadrare il nuovo contesto dal Piano nazionale strategico della mobilità (approvato appena tre settimane fa), ai finanziamenti del PNRR per finire al quadro disegnato dal Bike Coast & inside della Regione Abruzzo.
Questa pista che attraversa tutta la costa abruzzese, lunga 133 chilometri, non rappresenta solo un volano rispetto alla richiesta turistica, ma sta costituendo una vera alternativa all’utilizzo delle auto anche da parte dei residenti quale mezzo quotidiano per gli spostamenti (decongestione del traffico, miglioramento della salute pubblica e dei singoli, riduzione del consumo di carburante di origine fossile e riduzione dei costi di manutenzione sulla rete stradale tradizionale) creando nuove relazioni e nuove dinamiche sociali fra i territori.
Il presidente Diego Di Bonaventura ha sottolineato l’impegno dell’ente, degli uffici dei nostri tecnici e dell’impresa Facciolini per realizzare l’opera dopo la rescissione con la prima affidataria: “Pandemia e lockdown, quasi un anno di fermo per le imprese, poi la carenza dei materiali quindi i ritardi del cantiere che non aveva il ferro e il legno per andare avanti e tutte le revisioni amministrative che si sono rese necessarie a uffici chiusi. Non si tratta di un semplice ponte in legno, è una vera e propria infrastruttura, pare sia la più lunga del suo genere: 233 metri con cinque campate”. I
l consigliere delegato alla viabilità e ai ponti Lanfranco Cardinale ha seguito da vicino tutti i passaggi e questa mattina ha espresso la sua comprensibile soddisfazione per vedere completata una delle opere ereditate e incagliate in mille problematiche tecniche e controversie giuridiche: ”Avrò chiuso il cerchio quando potrò vedere completato anche il nuovo ponte di Castelnuovo, anche quello sul Vomano (questa mattina in conferenza stampa era presente anche il sindaco di Castellalto Aniceto Rocci) al quale stiamo lavorando con lo stesso impegno. Oltre a tutti i nostri collaboratori voglio ringraziare anche la ditta Facciolini per la disponibilità anche nei momenti più difficili. Una squadra. Per la prima volta nella storia dei ponti abbiamo già pronta la convenzione con i Comuni per il passaggio dell’opera in maniera da evitare tutti i problemi che si sono creati in passato su chi e su come doveva fare la manutenzione. Un bella filiera di collaborazione con Pineto e Roseto chiude davvero un cerchio e vorrei sottolineare anche l’impegno a far finanziare il nuovo piano che prevede il collegamento dalla costa all’interno. Praticamente in anteprima e grazie alla collaborazione dei redattori il 26 presentiamo anche il Piano Nazionale approvato appena tre settimane fa”.
Importo iniziale dell’opera (appaltata nel 2015) 1.785.551 euro; la Provincia ha sostenuto la realizzazione con fondi propri di bilancio per 70 mila euro.