“Una retrocessione rispetto alla concorrenza privata”, si legge in una nota, “un segnale negativo per il territorio che si impoverisce ulteriormente del servizio pubblico. In una fase storica come quella attuale occorre avere una visione globale dell’intera regione e delle esigenze di tutti i cittadini, senza approcci campanilistici.
Gli aspetti logistici e di viabilità sono tra le questioni principali su cui si giocherà il futuro delle aree interne, ma anche della costa. Riteniamo quindi non si tratti solo di una mera soppressione, ma di un passo ulteriore verso l’isolamento, sempre che la Regione non incolpi anche questa volta il Governo, cercando di scappare dalle proprie responsabilità.
È necessario un piano di riorganizzazione del trasporto pubblico più virtuoso, che abbia l’obiettivo di razionalizzare i costi e migliorare il servizio agli utenti, sollecitiamo pertanto il Presidente Marsilio a ripensare a questa scelta, perché potrebbe arrecare un danno al territorio.”