Tortoreto, congresso di Azione: resta il nodo delle alleanze

Tortoreto. Azione, a Tortoreto, riparte da Libera D’Amelio. La formazione politica che fa capo a Carlo Calenda, questa mattina, al Sayonara, ha celebrato il primo congresso territoriale con l’investitura, a ruolo di segretario, della D’Amelio che era tra le fondatrici del movimento a livello cittadino.

 

Nei lavori congressuali (ai quali hanno preso parte il segretario regionale Giulio Cesare Sottanelli e quello provinciale Michele Capanna Piscè) è stata illustrata la mozione del “neo-segretario” Libera D’Amelio, con la presentazione anche del direttivo.

E’ innegabile che il passaggio congressuale ha rappresentato, anche per i temi trattati, ha avuto chiari riferimenti a quello che è l’imminente scadenza elettorale del 12 giugno, e che vede Azione seduta al tavolo del cosiddetto listone. In pratica il dispiegamento di forze che sta cercando di costruire un’offerta politica alternativa all’attuale amministrazione. E Libera D’Amelio, nell’illustrare la sua mozione, non ha mancato di porre l’accento su alcuni aspetti che mancano nella cittadina e di proposte, concrete e di rapida realizzazione.

Il listone. Al congresso di Azione sono intervenuti alcuni dei potenziali alleati del listone (la lista si dovrebbe chiamare Più Tortoreto), che hanno aperto da settimane un tavolo programmatico. Un percorso non semplicissimo, anche perché vanno messe assieme anime diverse, ma accomunate dalla volontà di promuovere una lista unitaria. Il percorso, però, di recente ha subito un rallentamento perché sul nome del candidato sindaco ancora non si trova una quadra. E al congresso di questa mattina erano presenti solo due anime della potenziale coalizione (oltre ad Azione, ovviamente): Pd, Impegno Civico, oltre a Giuseppe Pelliccioni componente della commissione elettorale. Tutte gli altri gruppi non erano presenti, perché pare non invitati. E questo aspetto rappresenta un elemento importante, anche alla luce del nuovo vertice del listone in programma martedì prossimo che dovrebbe sciogliere, in maniera definitiva, alleanze e candidato sindaco.

 

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