“Al fine di evitare inutili strumentalizzazioni o, peggio, sterili polemiche dovute alla circolazione di informazioni errate, preme precisare, nel rispetto della cittadinanza, che con la chiusura dell’esercizio finanziario”, si legge in una nota, ” il Comune ha proceduto ad una normale attività di accertamento del versamento dei vari tributi di competenza afferenti ad annualità precedenti.
Essendo prese in considerazione varie annualità (dal 2015 al 2019), molteplici possono risultare gli utenti interessati. Trattasi, in altri termini, di attività destinata, da un lato, a verificare e arginare l’evasione e, dall’altro, a consentire all’Ente di avere una banca dati aggiornata e corretta che permetta di quantificare con certezza le entrate e, di conseguenza, programmare la spesa pubblica, anche e soprattutto al fine di offrire servizi ai cittadini assicurando, nel contempo, giustizia sociale ed equità fiscale.
Va specificato che l’accertamento non è sempre sinonimo di evasione e che lo stesso può attivarsi anche in caso di errori della banca dati (ciò è dovuto all’incrocio tra i vari sistemi: Agenzia delle entrate e sistema che gestisce i flussi comunali). Ecco perché è opportuno che i cittadini verifichino; si tratta di una tutela sia dei privati sia dell’Ente locale.
“Va da sé, ma dovrebbe forse essere superfluo ribadirlo”, si legge ancora nella nota diffusa dall’amministrazione comunale, ” che nessun contribuente ha pagato o dovrà pagare due volte come è stato erroneamente o provocatoriamente detto, mentre coloro che dovessero risultare morosi possono chiedere (e ottenere) la rateizzazione degli importi dovuti. Al riguardo, l’ufficio preposto è a disposizione degli utenti per qualsiasi chiarimento o informazione.