In riferimento ad alcune errate interpretazioni della procedura con la quale si è provveduto a nominare gli scrutatori per le elezioni politiche del prossimo 4 Marzo, il Comune di Teramo fa alcune precisazioni.
“La Commissione elettorale, cui la norma attribuisce anche l’incarico di designare gli scrutatori, si è riunita lo scorso 8 Febbraio alle ore 12:00 nel Palazzo Municipale di Via Carducci. La stessa Commissione era composta dal Commissario straordinario del Comune di Teramo, Prefetto Dottor Luigi Pizzi (presidente) e dai membri effettivi (ex consiglieri comunali): Fabio Berardini, Raimondo Micheli e Angelo Puglia.
Gli scrutatori sono stati nominati tramite la procedura del sorteggio e tratti, ovviamente, tra i nominativi compresi nell’albo degli scrutatori. Alla luce delle disposizioni in materia e in riferimento al numero dei seggi del territorio e a quello degli elettori, la Commissione ha provveduto ad estrarre un totale di 324 nominativi.
La procedura è stata la seguente. I tre membri effettivi della commissione hanno effettuato una prima estrazione tra 10 biglietti, riportanti ciascuno un numero da 0 a 9, per formare il numero definito “passo”, quello cioè che ha determinato l’intervallo tra gli iscritti nell’elenco; i biglietti estratti sono stati, rispettivamente, l’8, lo 0 e il 9. Ciò ha determinato la formazione della cifra “809” che ha indicato il salto tra un estratto e l’altro, fino all’esaurimento della graduatoria e alla ripartenza dal primo della stessa. Va precisato che il primo numero – quello da cui si è poi passati di 809 in 809 – è stato indicato dal sistema elettronico, il quale ha selezionato il primo scrutatore la cui posizione era pari alla somma dell’ora, dei minuti e dei secondi in cui si è avviata la procedura informatica.
La presenza tra gli estratti di appartenenti al medesimo nucleo familiare, è unicamente connessa al “passo” che evidentemente nel circuito di rotazione dell’intera graduatoria, è poi tornato nelle posizioni adiacenti a quelle già estratte.
La pubblicazione della graduatoria, è avvenuta in riferimento all’estrazione e non già all’ordine alfabetico, perché così è prescritto dalla normativa”.