Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista–Sinistra Europea ha organizzato un presidio in Largo San Matteo a Teramo, durante il mercato settimanale, in merito alla difficile situazione sanitaria ed economica in Provincia di Teramo. I militanti di Rifondazione, con il Segretario cittadino Mirko De Berardinis, sono scesi in piazza nel pieno rispetto delle norme anti-covid, allestendo uno striscione con su scritto: “Per un reddito alle persone, la sanità, l’istruzione”. Nel corso dell’iniziativa sono state illustrate alla cittadinanza alcune proposte anti-crisi di Rifondazione Comunista per dare un reddito a tutti i cittadini e potenziare la sanità pubblica e la rete ospedaliera, introducendo una tassa patrimoniale per le grandi ricchezze sopra il milione di euro.
“Lavoratori, pensionati, partite iva, piccole imprese rischiano di pagare a carissimo prezzo la forte ripresa del covid causata dalle inadempienze di Governo e regioni che hanno sprecato mesi preziosi. Non sono stati potenziati come si sarebbe dovuto, con strutture e assunzione del personale necessario, i trasporti pubblici, la medicina territoriale, la ricettività ospedaliera, la capacità di testare e tracciare l’evoluzione della pandemia, la scuola – dicono – Ora è necessario impedire che la crisi provochi altre sofferenze e metta in ginocchio il paese: occorre mobilitarsi subito per un reddito garantito per tutti i lavoratori, precari, stagionali e partite iva. Chiediamo il blocco dei licenziamenti e l’estensione della cassa integrazione perché nessuno deve perdere il lavoro! Vanno bloccati gli sfratti dando un sostegno economico concreto all’affitto per chi è in difficoltà. Il Governo deve garantire un sostegno economico a negozianti, artigiani, ristoratori, piccoli imprenditori affinché nessuno resti senza reddito e nessuna attività economica vada perduta. In campo sanitario bisogna aumentare il numero dei nuovi posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva: ne erano stati annunciati 7000, mentre ad oggi ne sono stati realizzati circa 1500. E’ necessario assumere subito nuovo personale medico ed infermieristico: avevano promesso 80 mila nuovi ingressi mentre ad oggi siamo a 33 mila”.