La Provincia di Teramo ha lavorato alla predisposizione delle gare d’appalto per tutte le opere con progetti approvati e cantierabili.
La prima tranche di gare è pronta ma occorre rispettare le limitazioni dell’Autorità Anticorruzione che ha disciplinato l’azione di gara per garantire la par condicio tra i concorrenti in una fase di lockdown e limitare possibili effetti discriminatori per quelle imprese che hanno chiuso gli uffici. I lavori, in ogni caso, saranno messi in gara a fine aprile con un ampio termine per la partecipazione e per le comunicazioni.
“E’ stato il nostro primo pensiero all’inizio dell’emergenza e continua ad esserlo ora: immettere liquidità considerata l’ampia paralisi del mondo produttivo e delle professioni che, ovviamente, ha enormi riflessi negativi anche sui lavoratori – commenta il presidente Diego Di Bonaventura – naturalmente possiamo intervenire solo all’interno del perimetro delle nostre limitate competenze e fino a quando anche i nostri bilanci, al momento in sofferenza di entrata, lo consentiranno. Comunque, fino a che sarà possibile, continueremo ad anticipare con fondi nostri i pagamenti alle imprese ma rivolgiamo un appello a Anas e Regione affinchè ci liquidino celermente le spettanze per i progetti di cui siamo esecutori. Rispetto della legalità e burocrazia devono convivere e c’è un ampio margine per migliorare le attuali procedure amministrative spesso ridondanti e causa di ritardi nella realizzazione delle opere. Le modalità digitali e smart working di queste settimane hanno dimostrato che la pubblica amministrazione può e quindi deve fare questo salto di qualità”.
Il pacchetto di gara prevede una spesa di circa 2 milioni e 300 mila euro e riguarda lavori sulla rete stradale.
“Ci auguriamo una stagione di cantieri aperti – sottolineano i consiglieri provinciali alla viabilità, Lanfranco Cardinale e Gennarino Di Lorenzo – il nostro sforzo è teso verso questa direzione perchè ora, e probabilmente per un tempo non breve, le opere pubbliche sono una delle poche risorse sulle quali una buona parte del mondo del lavoro può contare. Abbiamo circa altre 5 milioni di opere da mandare in gara per le quali si stanno chiudendo le progettazioni. L’ente ha lavorato, il COVID non ci ha fermato e con la collaborazione degli uffici tecnici e amministrativi, stiamo cercando di portare a termine la programmazione. Altro aspetto importante, in queste settimane, ha riguardato i pagamenti: a marzo abbiamo liquidato oltre 1 milione e 800 mila euro e nei primi dieci giorni di aprile circa 1 milione e 300 mila euro. Abbiamo liquidato circa 600 fornitori, una cifra importante e tanto più significativa in questa fase”.