“Oggi, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, vogliamo rendere il dovuto onore ad una categoria che andrebbe sostenuta e tutelata sempre, non solo in questa ricorrenza e non solo per l’operato svolto durante la pandemia. Fratelli d’Italia è da sempre vicina a tutte le infermiere ed a tutti gli infermieri, donne e uomini coraggiosi che operano con sacrificio, dedizione e amore per il prossimo. Come Fratelli d’Italia Teramo abbiamo pensato di donare al personale infermieristico della ASL di Teramo dei dispositivi di protezione (cuffie chirurgiche), consegnati nelle mani della Dirigente Professioni Sanitarie della ASL di Teramo Giovanna M. Pace, il tutto allo scopo di dare il giusto riconoscimento ad una categoria che ha rappresentato e rappresenta un elemento essenziale nella lotta al Covid”.
Inizia così l’intervento di Fratelli d’Italia Teramo, attraverso una nota congiunta sottoscritta da Marilena Rossi, Coordinatrice del partito nella provincia di Teramo, e da Monica Brandiferri, Responsabile provincia di Teramo del Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili, che hanno voluto omaggiare personalmente, con una delegazione di Fratelli d’Italia, gli infermieri della ASL di Teramo, ringraziandoli per essere stati in prima linea, a fianco di tutti i malati di Covid, per combattere un nemico subdolo e invisibile.
“L’emergenza pandemica – continua la nota – ha evidenziato quello che i pazienti da sempre sanno: l’estrema cura che gli infermieri dedicano al proprio lavoro che, tra gli altri valori, ha anche quello di essere un canale di collegamento fondamentale tra paziente/famiglia e personale medico. Le infermiere e gli infermieri, al pari di tutto il personale sanitario, sono i protagonisti esemplari di questa terribile crisi pandemica anche perché spesso sono stati costretti ad operare, soprattutto durante la prima fase, in condizioni difficili, per non dire impossibili, senza Dispositivi di Protezione Individuale e in ambienti del tutto sprovvisti dell’adozione delle misure di sicurezza anti-contagio, nonché con una remunerazione inadeguata e non proporzionata al complesso lavoro svolto, con turni massacranti e senza possibilità di recupero fisico. Queste sono le cause scatenanti che hanno determinato un numero notevole di infermieri contagiati”.