“Spiace dover segnalare lo scorretto utilizzo, da parte dell’Amministrazione comunale, dei fondi destinati alle cosiddette aree oggetto dei “PIP” (i Piani per gli Insediamenti Produttivi) e dei “PEEP” (Piani di Edilizia Economica e Popolare)”.
A dirlo è il consigliere comunale della lista Oltre, Luca Corona, di Teramo.
“Come è noto, infatti, il Consiglio comunale di Teramo – dietro mia costante sollecitazione – ha approvato lo scorso anno la liberalizzazione dei vincoli convenzionali delle aree cedute in diritto di superficie e di proprietà ricomprese nei piani per insediamenti produttivi di Villa Vomano e di Villa Pavone. Tali cosiddetti “PIP” sono strumenti di sviluppo delle aree interessate che disciplinano i vincoli e le limitazioni per l’edificazione, con la definizione dei servizi e delle relative infrastrutture, in conformità alle previsioni e prescrizioni dello strumento urbanistico generale. I PIP rappresentano pertanto uno strumento di politica economica che si prefigge di stimolare l’espansione industriale e di incentivare le imprese, offrendo loro ad un prezzo politico le aree occorrenti per il loro impianto e la loro espansione, non solo destinando porzioni immobiliari agli insediamenti produttivi e localizzando le relative opere di urbanizzazione, ma anche incentivando concretamente tali insediamenti e favorendo di conseguenza la crescita dell’economia locale”.
E ancora: “Sulla linea di questi obiettivi, il mio stimolo si è concentrato sulla destinazione specifica degli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione relativi ai PIP di Villa Vomano e di Villa Pavone, chiedendo che i contributi/corrispettivi dovuti per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria eseguite nell’ambito dei predetti PIP vengano utilizzati appositamente nelle medesime frazioni e nei medesimi quartieri, per garantire lo sviluppo degli stessi e il miglioramento della qualità della vita dei residenti e delle attività produttive ivi insediate. Purtroppo però, nell’ultima variazione di bilancio approvata dal Consiglio comunale, la maggioranza ha inteso ripartire i 200.000 euro da destinarsi a tale scopo in ragione di 140.000 euro per le aree PEEP e di soli 60.000 euro per le aree PIP, le quali sono oggettivamente più bisognose di interventi strutturali in ragione della maggiore usura correlata all’utilizzo produttivo cui sono preposte. Inoltre, i 140.000 euro destinati alle aree PEEP sono stati iniquamente concentrati in due sole zone: 50.000 euro per il Quartiere di Colleatterrato e 90.000 euro per la Frazione di San Nicolò (già attenzionata da altri interventi recenti, peraltro non conformi alle esigenze e alle richieste della cittadinanza, tant’è che il Comitato di quartiere si è dimesso)”.
E conclude: “Ne consegue che restino delle Cenerentole tutte le altre aree PEEP comunali, le quali si trovano notoriamente alla Gammarana, a Villa Ripa, a Frondarola, a Mutignano/Villa Gesso, a Villa Vomano, a Villa Mosca e in altri quartieri e frazioni. Per quale motivo si è deciso di favorire soltanto alcune aree a discapito delle altre? Non sarebbe stato più corretto effettuare una distribuzione maggiormente equilibrata? Una ulteriore discriminazione fra figli e figliastri, fra zone privilegiate e altre svantaggiate, fra quartieri che hanno qualche santo in paradiso (cioè nella Giunta comunale) e altri che vengono dimenticati e abbandonati a se stessi”.