“L’opposizione in consiglio comunale ha perso un’altra buona occasione per restare in silenzio – dicono dal Centro Politico Santacroce – Dicono di non voler strumentalizzare a fini politici la storia delle foibe e, invece, sono i primi a rimarcarla per scopi meramente elettorali. Lamentano mancanza ‘di rispetto per le vittime e i parenti’ e tacciano di ‘vergogna assoluta’ il rifiuto del consigliere Lancione di partecipare al minuto di silenzio in ricordo delle vittime delle foibe che si è tenuto a inizio seduta. Peccato che la vergogna assoluta stia in capo proprio a Fratelli d’Italia (FdI)”.
E ancora: “Parlano di ‘diverse migliaia di italiani trucidati nelle foibe’ e di ‘circa 300mila esuli dalmati, istriani e fiumani’ che ‘avevano la sola colpa di essere italiani’. Niente di più falso. Con la salita al potere di Mussolini, nelle zone sul confine jugoslavo si attuò una vera e propria “caccia allo slavo” attraverso politiche volte alla italianizzazione forzata della popolazione, con lo scopo di cancellare l’identità culturale e linguistica locale. Una vera e propria prova generale di quelle che saranno le leggi razziali del 1938. FdI e i gruppi di estrema destra fanno finta di non ricordare l’occupazione, la deportazione e la distruzione di villaggi jugoslavi. Non ricordano gli internati e le vittime dei campi di concentramento italiani. Non ricordano che i primi infoibati sono stati gli antifascisti italiani e le minoranze che volevano difendere e preservare la propria identità e cultura. I veri crimini sono stati perciò compiuti da loro, dai fascisti. Le zone oggetto di questo neo-irridentismo sono state liberate dai partigiani titini insieme a quelli italiani, organizzati già dalla primavera del 1941 quando cominciò la resistenza contro l’occupazione nazi-fascista. Ricordiamo che FdI nasce dalle ceneri di Alleanza Nazionale, figlia del Movimento Sociale Italiano. Partiti di chiara e mai rinnegata matrice fascista, dalla quale non hanno mai preso le distanze, rivendicandone valori e principi fondanti. Lo dimostrano, a livello locale, le numerose iniziative tenute insieme ad una nota associazione nostalgica del nazi-fascismo. Ma questo FdI non lo ricorda perché non gli conviene per scopi sia politici che elettorali. È troppo facile accusare altri per i propri crimini, soprattutto in un momento di pieno revisionismo, di ignoranza storica e, in questo caso, di negazionismo”.