Il consigliere comunale di Italia Viva, Flavio Bartolini, chiede aiuto ai consiglieri regionali teramani per riportare a Teramo la sede del Soccorso Alpino.
“Non per campanilismo, non per velleità, ma per questione di giustizia istituzionale. A seguito di una approfondita interlocuzione con attori informati e vari portatori di interesse, è venuto alla luce che, di fatto, per svariati anni, la sede amministrativa è stata nel comune teramano. Questo perché, per consuetudine, la sede ha seguito lo spostamento del Presidente in carica, che è stato lungamente del comune di Teramo. Solo lo scorso anno, alla luce della più recente proposta prodotta dal comune di Pescara, la sede ha trovato una sistemazione fissa, cristallizzatasi nel pescarese. Ora la nuova proposta che il Consiglio regionale vuol discutere, è un disegno di legge regionale che sposti nuovamente la sede, questa volta a L’Aquila. Una proposta che trasferisce, ancora una volta, sull’asse Pescara-L’Aquila, la determinazione della sede centrale di un organo istituzionale, ovvero di rilevanza ragionale. Una dinamica che dura da molti anni e che, badate, non è esente da ripercussioni per la nostra Provincia. La persistenza di spazi istituzionali accrescono (ovvero che diminuiscono) la rilevanza (e l’influenza) di un dato territorio, accrescendone il peso degli interessi strategici”.
E ancora: “Se proprio, però, si vuol iniziare dall’analisi della situazione morfologica ed empirica, il numero più elevato di interventi del soccorso insiste sul versante di Teramo, dove l’attività di civili nel vivere la montagna è molto sentita e partecipata, con tutti i rischi che ne conseguono. Passando alle considerazioni istituzionali, invece, Teramo parrebbe ancor di più una decisione di giustizia e considerazione verso un territorio che, nell’ultima decade, ha visto affievolirsi la sua influenza. Senza infingimenti, o doglianze di sorta, il territorio teramano ha per forza civica un enorme potenziale economico sociale, strategico per la rilevanza nazionale dell’intero spazio della Regione Abruzzo, eppure il suo patrimonio istituzionale, composto di sedi e siti di organi nazionali, è venuto completamente a mancare ponendo in serio rischio la tenuta pro-futuro della Provincia, astretta tra desertificazione e declino economico. A tenore di quanto esposto sopra il dibattito da noi stimolato non sembra potersi sottacere in promesse estemporanee e senza sequitur; lo sforzo corale, in senso solidaristico, che si basa su una prassi consolidata costituente un precedente impossibile da trascurare, deve essere profuso al fine di determinare Teramo come sede del Soccorso alpino abruzzese.
Per questi motivi Bartolini, chiede “un intervento serio, effettivo e celere al fine di attivarsi per istaurare un tavolo interistituzionale tra questa Amministrazione e l’Amministrazione regionale necessario per iniziare una proficua interlocuzione a base della presentazione di un ddl regionale; convocare, in un tavolo istituzionale, i consiglieri regionali eletti in provincia per stilare un ddl regionale che riporti la sede amministrativa del Soccorso alpino a Teramo; attivarsi per trovare un degno spazio immobile funzionale a ospitare la sede amministrativa del Soccorso alpino”.