Teramo. “La sicurezza e l’innovazione delle scuole è uno dei punti cardine del programma di Azione Politica” afferma Lorena Sistilli, candidata alle prossime amministrative con il movimento civico che fa capo a Rudy Di Stefano.
“L’amministrazione uscente – continua la Sistilli – si è trovata ad affrontare il senso di incertezza e di paura di una intera popolazione che, con gli allarmanti indici sismici di vulnerabilità degli edifici scolastici, chiedeva e chiede a gran voce un bisogno sempre più crescente: garanzie di sicurezza sulle strutture in città”.
“E’ arrivato il momento di ripensare completamente il piano di edilizia scolastica – spiega la Sistilli – attraverso una visione innovativa dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e, soprattutto, innovativa per la sicurezza strutturale e antisismica”.
A Teramo, la popolazione scolastica è di circa 7.000 alunni, dislocati in 4 Istituti Comprensivi e 33 plessi. Azione Politica ha come obiettivo che il prossimo governo cittadino indica un concorso di idee per la realizzazione, attraverso fondi del Ministero, ma anche con il Project Financing, di due poli scolastici: uno nei pressi della città ed uno a San Nicolò.
“Noi pensiamo ai poli scolastici come un fulcro di aggregazione sociale e culturale, dove sono concentrati i tre gradi scolastici: infanzia, primaria e secondaria – spiega la candidata – Pensiamo alle scuole come cittadelle della cultura dove sviluppare un humus sociale, ricreativo, associativo, in cui la mattina sia riservata alle attività didattiche, il pomeriggio a quelle sportive e ludiche e la sera a quelle sociali e culturali. Spazi dove d’estate si possa passeggiare in bici con la propria famiglia, dove sia possibile usufruire di biblioteche, palestre, laboratori che, grazie all’autosufficienza energetica, non comportino aggravi di costi al bilancio comunale”.
“Non sarà tralasciata alcuna occasione per ottenere fondi utili per attuare le nostre linee programmatiche. Ci sono già proposte, da parte di privati, per attivare la procedura e riteniamo che debbano essere prese seriamente in considerazione. Questo – conclude Lorena Sistilli – permetterebbe di rimettere al centro il ruolo della scuola e il connubio scuola-famiglia”.