Teramo chiede più finanziamenti per il trasporto pubblico locale

Questa mattina il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e l’assessore municipale alla mobilità Maurizio Verna, hanno incontrato a Teramo il sottosegretario regionale ai trasporti Umberto D’Annuntiis, col quale hanno affrontato alcune problematiche inerenti il trasporto pubblico locale.

In particolare l’accento è stato posto sulla sperequazione che esiste tra i capoluoghi di provincia abruzzesi in relazione agli stanziamenti in favore del trasporto pubblico locale che vedrebbe Teramo fortemente penalizzata. Il sindaco e l’assessore hanno chiesto un intervento risolutivo da parte della Regione.

Secondo gli amministratori teramani, “il comune di Chieti ha il 78% in più dello stanziamento del Comune di Teramo avendo meno abitanti e meno superficie complessiva; il comune di Pescara ha il 277% in più lo stanziamento del Comune di Teramo, avendo solo circa il doppio degli abitanti ed un quinto della superficie complessiva da raggiungere; il comune di Pescara ha un rapporto stanziamento/superficie  circa 17 volte superiore del Comune di Teramo; il comune de L’Aquila ha oltre 2 volte lo stanziamento del Comune di Teramo avendo solo un terzo degli abitanti in più”.

Secondo quanto riferito dal Comune in una nota, il sottosegretario D’Annuntiis ha dimostrato disponibilità nel recepimento dei dati evidenziati e nell’impegno ad approfondire la problematica evidenziata dal Comune di Teramo, riservandosi il tempo adeguato per una dovuta risposta. 

Affrontata anche la questione del rimborso degli abbonamenti, per la quale il Comune è solo soggetto terzo e recettore delle numerose richieste dei cittadini. Ad oggi si è in attesa  di una delibera regionale, che verrà emanata solo dopo che le Regioni avranno affrontato la problematica con il Governo nazionale. Si prospettano diverse opzioni: ai già stabiliti voucher o allo spostamento della data di scadenza, le Regioni stanno chiedendo anche il rimborso per i casi in cui altri strumenti non sono più utili, come ad esempio la fine del ciclo scolastico oppure il cambio di sede di lavoro.

 

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