Silvi. “L’Amministrazione Comunale Comignani, nell’anno 2014, individuava l’ edificio scolastico Bindi come plesso scolastico per interventi volti al miglioramento degli edifici scolastici pubblici partecipando all’avviso pubblico della Regione Abruzzo approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 728 del 11.11.2014 avente per oggetto: Formulazione di Piani Regionali di Edilizia Scolastica di cui all’art. 10 del D.L. 12 settembre 2013. E Al comune di Silvi veniva finanziato un importo pari a €. 1.417.500,00 con la Legge 11 dicembre 2016, n. 232, Comma 140. Il 21 dicembre 2017 il Ministero dell’Istruzione, Dell’Università e della Ricerca concedeva al Comune di Silvi per l’ Edificio Scolastico G. Bindi il finanziamento di €. 1.417.500,00 per l’intervento di “Adeguamento sismico, riqualificazione energetica e superamento barriere architettoniche dell’edificio scolastico G- Bindi”.
A ricordarlo in una nota stampa è il consigliere di minoranza Vito Partipilo che sottolinea invece come “l’amministrazione attuale perde tempo prezioso ed è incapace di impiegare risorse già assegnate per progetti e risorse che la passata amministrazione ha ottenuto. Solo in data 03/09/2020 viene approvato il progetto esecutivo. Oltre tre anni di attesa per un adeguamento che come cita la stessa delibera di giunta e relativa determina, riguarda l’ “Adeguamento sismico, riqualificazione energetica e superamento barriere architettoniche dell’edificio scolastico G. Bindi”.
“Un progetto che finalmente vede la luce, nonostante le disponibilità finanziarie presenti a bilancio da oltre tre anni. Sono anni che chiediamo che le risorse, alla pari degli oltre 470 mila euro disponibili per la palestra di Silvi Paese ancora ferme, venissero messe a sistema. Un lavoro di intercetto dei finanziamenti, che ricordiamo essere la parte piu’ complicata a livello burocratico, che stentava a vedere la luce. Speriamo solo che presto i progetti trovino l’iter di affidamento e intervento esecutivo sulla struttura in tempi ragionevoli. Ricordiamo che i fondi, da noi intercettaci nella precedente amministrazione hanno una durata e rischiano fortemente, qualora non venissero appaltate le opere, di tornare al mittente”.