Sant’Omero, annullamento delibera variante al Prg: opposizione all’attacco

Sant’Omero. L’annullamento, per autotutela della delibera di adozione della variante al Prg, ratificata nella seduta consiliare di venerdì scorso, alimenta la polemica politica.

 

Non è tenero nelle considerazioni il gruppo consiliare di minoranza, Sant’Omero Futura alla luce del provvedimento adottato dall’amministrazione guidata da Andrea Luzii.

Nello specifico, nell’assise civica è stata annullata per illegittimità, in autotutela, la delibera di adozione della variante al Prg (dello scorso mese di marzo), di due comparti riguardanti una nota azienda di Garrufo.

“Il culmine è stato raggiunto nell’ultimo consiglio comunale”, si legge in una nota, ” nel quale l’amministrazione, dopo quasi un anno dall’approvazione, ha deliberato l’annullamento retroattivo per illegittimità, in auto-tutela, delle delibera dello scorso

“Risulta ad oggi clamoroso che una amministrazione accusa se stessa di aver compiuto un atto illegittimo”, attacca Sant’Omero Futura, ”

e va anche sottolineato che la variante è legata ad un permesso a costruire rilasciato ad un imprenditore locale – con lavori iniziati già da tempo e parziali opere eseguite – quindi anch’esso da ritenersi non più valido a seguito dell’annullamento della citata delibera.

Prendiamo atto che questo passo indietro con autoaccusa è stato adottato dall’amministrazione solo dopo esposti in Procura e il fermo del cantiere per presunte irregolarità.

Questo grave errore amministrativo potrà portare ad un vero e proprio abuso edilizio insanabile (noi non ce lo auguriamo) che arrecherà un grave danno economico all’imprenditore investito da questa vicenda non piacevole, creata e nata sui tavoli di questa amministrazione, e potrà a sua volta eventualmente ripercuotersi su tutti i cittadini santomeresi in previsione di una cospicua richiesta

di risarcimento danni”.

Richiesta dimissioni. ” A questo punto, ” prosegue l’opposizione, ” l’amministrazione Luzii dovrebbe dimettersi in tronco dopo quello che assomiglia ad una sorta di disastro amministrativo. Nel quale si aver prodotto un atto illegittimo, mettendo nero su bianco incompetenza, superficialità e poca attenzione nell’amministrare. Anzi, in questo caso si mettono anche a rischio l’interesse e l’integrità morale di un imprenditore. Il consigliere Rastelli, in prima battuta, dovrebbe rassegnare le dimissioni per un palese conflitto di interesse che garantisce il regolare proseguimento del proprio mandato.

Non sta a noi emettere sentenze, il nostro compito seppur scomodo per qualcuno, resta quello di segnalare, in sede di consiglio e fuori, quello che poteva sicuramente essere fatto in maniera diversa e corretta”.

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