E lo fa mettendo subito a nudo alcune situazioni che non sono piaciute e che hanno visto protagonista l’amministrazione guidata dal sindaco Mario Nugnes, uscito vincitore dal ballottaggio con lo stesso Di Marco.
Usa toni pacati il consigliere comunale ma piuttosto incisivi. Ci sono almeno 3 aspetti che non sono piaciuti. Il primo riguarda il Consiglio Comunale di insediamento che si è tenuto al Palamaggetti. L’uso dell’impianto è costato alle casse comunale e quindi soldi dei cittadini, poco più di 1100 euro. Soldi che secondo Di Marco potevano essere spesi diversamente, sistemando spazi pubblici.
Non è piaciuta inoltre la forma usata dal sindaco Nugnes sulla scelta del presidente del Consiglio, ruolo ricoperto da Gabriella Recchiuti. Le opposizioni hanno votato all’unanimità ma avrebbero preferito una partecipazione diretta.
La terza questione riguarda l’aumento dei costi dello staff del sindaco di circa 24mila euro l’anno con l’inserimento anche di due figure social-media. Anche in questo caso, soldi che Di Marco avrebbe utilizzato, se fosse stato sindaco, per migliorare la città.
Ma il capogruppo di Identità Culturale Rosetana fa notare una cosa che non è passata inosservata: la centralità del ruolo del consigliere di Fare per Roseto Enio Pavone.