Lo ha sottolineato l’ex Sindaco, oggi Capogruppo del Movimento Politico “Avanti per Roseto-Roseto al Centro”, Enio Pavone.
“Lui invece, per un suo ‘capriccio personale’ e malgrado le opposizioni lo avessero messo in guardia, ha bloccato quel progetto, e ne ha iniziato, con tutte le incognite del caso, uno nuovo che avrebbe significato allungamento dei tempi ed un futuro incerto” prosegue Pavone. “Non contento Di Girolamo ha deciso di abbandonare la Provincia di Teramo quale stazione unica appaltante e di passare all’ASMEL ignorando ancora una volta chi, come il sottoscritto dai banchi dell’opposizione, lo metteva in guardia sul fatto che per i progetti già in itinere avrebbe dovuto proseguire con la Provincia e che all’ASMEL ne avrebbe potuto dare solo di nuovi. Anche qui il nostro primo cittadino, supportato dal suo Vice, Simone Tacchetti, invece di ascoltarmi, si è impuntato e ha tirato dritto, con le nefaste conseguenze per l’intero territorio rosetano che oggi sono sotto gli occhi di tutti”.
“Così oggi, sostanzialmente, l’ANAC Autorità Nazionale Anti Corruzione gli impone di ritirare quell’atto in autotutela, dando ragione a quello che avevo più volte sottolineato, e di ricominciare da zero la procedura” conclude l’ex Sindaco. “Ora, tenuto conto che si deve ripartire di nuovo, questo significa che il progetto sulla nuova pubblica illuminazione non vedrà la luce in tempi celeri e che sono stati persi, sostanzialmente, cinque anni di tempo per il capriccio di questa Amministrazione e del suo primo cittadino. Siamo così dinanzi all’ennesima promessa mancata da questa “Armata Brancaleone”, all’ennesimo macroscopico errore amministrativo che lascia Roseto e le sue frazioni al buio, con i pali cadenti, gli impianti semaforici rotti e fatiscenti. Insomma, questo è solo l’ultimo regalo dell’Amministrazione Di Girolamo ai rosetani!”.