Roseto. “E’ veramente incredibile come il Sindaco Sabatino Di Girolamo e la sua Amministrazione, nonostante la continua e costante lamentela per mancanza di risorse finanziarie, poi predispongano ed approvino un bilancio di previsione 2018-2020 dove, invece di ridurre le spese correnti, si prevedono 8 nuove assunzioni di personale per una spesa complessiva di oltre 350.000 euro l’anno, nuovi mutui per oltre 800.000 euro, imposta di soggiorno per 500.000 euro e multe stradali per 400.000 euro”.
Lo hanno dichiarato l’ex Sindaco ed attuale Capogruppo di “Avanti X Roseto-Roseto al Centro”, Enio Pavone, ed il Capogruppo dei “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto”, Nicola Di Marco.
“Questa è la normale attività che questa Amministrazione ha in mente sin dal suo insediamento, cioè ripartire con le assunzioni di personale, indebitare sempre di più l’Ente ed incrementare i tributi e le tasse ai cittadini ed alle imprese introducendo, tra l’altro, anche l’imposta di soggiorno per la quale si prevede di incassare per oltre 500.000 euro, un balzello che abbiamo duramente contestato insieme a tutta l’opposizione ed insieme a tutti gli operatori economici della nostra Città” proseguono i due Capigruppo. “L’imposta di soggiorno inserita così, senza confronto con gli operatori e senza una uniformità di applicazione negli altri comuni della costa teramana, rischia infatti di dare il colpo mortale finale all’economia della nostra Città”.
“Si prevede inoltre di incassare per multe del codice della strada fino a circa 400.000 euro e stranamente non viene riportato nessun importo relativamente alle sanzioni elevate tramite autovelox. La tanto sbandierata riduzione della TARI, da parte del Sindaco Di Girolamo e dell’Assessore Frattari, dopo la stangata del 40% di incremento del 2017 che ha messo in serie difficoltà famiglie ed imprese della nostra Roseto, si è risolta in una diminuzione del 4% totale” proseguono Pavone e Di Marco. “Infatti il piano finanziario TARI per l’anno 2017 prevedeva costi per 6.658.081,15 euro, il piano finanziario TARI per l’anno 2018 prevede totale costi 6.319.344,74 a cui devono corrispondere le stesse somme per entrate poiché il costo del servizio deve essere integralmente coperto con le entrate corrispondenti. Questi sono numeri certi e su cui sfidiamo chiunque a confrontarsi”. Tra le altre cose proprio l’ex primo cittadino, Enio Pavone, ha invitato l’Assessore Frattari a modificare il regolamento IUC, componente TARI, per concedere delle agevolazioni alle attività economiche, in particolare commercianti, balneatori, gestori di campeggi, albergatori ed altri che provvedono in proprio allo smaltimento di alcune tipologie di rifiuti come già è previsto in tantissimi altri comuni italiani.
“Altra incredibile scelta negativa di cui si ha traccia in questo bilancio è quella di investire dopo 340.000 euro già impegnati, più altri 180.000 euro, per un totale complessivo di 520.000 euro per la messa in sicurezza di una palazzina a sud di Roseto da destinare poi alla sede della Guardia di Finanza. Noi pensiamo che con una somma del genere si possa costruire ex-novo un edificio, pertanto la riteniamo una scelta scellerata tanto è vero che la nostra Amministrazione aveva escluso questa possibilità e stava predisponendo per la Guardia di Finanza i locali di proprietà del Comune nell’area ex-Monti” concludono i due Capigruppo.
“Per la prima volta nella storia della nostra Città è stata approvata la delibera del bilancio di previsione senza nessun intervento da parte dell’opposizione – dichiara l’ex Sindaco, Enio Pavone – che pure era pronta e preparata ad intervenire con dovizia di particolari e a cui è stato impedito di intervenire da parte del Consigliere Massimo Felicioni che al momento gestiva i lavori del Consiglio Comunale. Pensate che al sottoscritto, che alle quattro di mattina, dopo più di dieci ore di Consiglio, si era alzato un momento per andare in bagno durante la relazione dell’Assessore Frattari è stato impedito, al suo rientro dopo un paio di minuti, di intervenite su questo delicato tema dal Consigliere Felicioni: tutto ciò alla faccia della democrazia!”.