È questo il commento di Roseto Incoming – Associazione Operatori Turistici per la recente sentenza 45/2019 del TAR Abruzzo, in merito al ricorso presentato per l’annullamento della delibera numero 122 del 30.12.2017, con la quale il Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi ha istituito l’imposta di soggiorno ed approvato il relativo regolamento, e della delibera di Giunta Comunale numero 20 del 25.1.2018, relativa alla determinazione delle tariffe dell’imposta di soggiorno per l’anno 2018.
Il ricorso, promosso da Roseto Incoming – Associazione Operatori Turistici, presieduta da Giuseppe Olivieri e dai balneatori rosetani , guidati da Bruno Pierandozzi, venne sottoscritto assieme a tutti i rappresentanti delle forze di opposizione presenti in Consiglio Comunale che sostennero una dura e decisa battaglia di opposizione consiliare al momento della discussione e approvazione della delibera che, oggi, il TAR ha annullato accogliendo le motivazioni dei ricorrenti.
“Ma è stata – spiega l’associazione – anche una vittoria nei confronti dell’arroganza e della presunzione dimostrata dall’Amministrazione comunale di Roseto nei confronti di tutti gli operatori turistici locali. Ora è lecito chiedersi: chi portò a sbagliare molti ignari consiglieri che hanno come unica colpa quella di aver votato la delibera probabilmente rispettando gli ordini di partito? Adesso chi si assumerà la responsabilità quando si dovranno risarcire i turisti per le somme pagate? Quanti saranno i costi che il Comune dovrà affrontare, a partire dalle spese legali, per rimborsare quelli che richiederanno l’imposta versata? Come si farà con il bilancio comunale che contava su un introito dall’imposta di soggiorno di 500 mila euro? Nonostante noi avessimo dichiarato che non si sarebbe mai raggiunta tale cifra, che infatti pare ammonti a 350 mila euro, ci sarà qualcuno che potrà dirci come sono state spese le somme incassate con l’imposta che, sicuramente non sono state utilizzate per la promozione turistica di Roseto ! Sarebbe interessante conoscere il parere della Corte dei Conti in merito, per sapere chi dovrebbe risarcire il Comune per gli errori commessi che hanno portato all’annullamento delle citate delibere, anche perché non riteniamo giusto che a pagare siano sempre e solo i cittadini rosetani”.
“E poi – aggiungono – lascia perplessi l’atteggiamento del Sindaco e della sua maggioranza che, come se niente fosse accaduto, intende fare ricorso al Consiglio di Stato. Non solo, l’Amministrazione Comunale convoca gli operatori turistici per discutere l’imposta di soggiorno per il 2019, nel tentativo di riportare attorno ad un tavolo i diretti interessati a pochi giorni dalle elezioni regionali del 10 febbraio e cercare di rifare oggi quello che non si è voluto fare lo scorso anno. Tutto ciò dopo il mortificante annullamento da parte della magistratura amministrativa, con una sentenza chiara ed inequivocabile, delle errate scelte fatte unilateralmente dall’Amministrazione comunale”.
“Noi abbiamo già chiesto formalmente di rinviare la convocazione del 29 gennaio a dopo il 10 febbraio in modo da evitare ogni possibile e dannoso tentativo di strumentalizzazione politica pre-elettorale, che rischierebbe di danneggiare innanzitutto l’Amministrazione comunale, coinvolgendo inconsapevolmente anche quelli che potrebbero essere gli invitati presenti all’incontro”, conclude Roseto Incoming – Associazione Operatori Turistici.