Roseto. “E’ inquietante vedere la conferenza stampa in cui il Sindaco Nugnes e il neo-assessore al turismo, evidenziando chiaramente di essere completamente a digiuno della materia, sono capaci di affermare che è opportuno aumentare l’imposta di soggiorno a carico dei turisti, oltre ad ampliare il periodo di applicazione, attualmente previsto dal 1° giugno al 31 agosto, portandolo dal 1° aprile (purtroppo non si tratta di uno scherzo !) al 31 ottobre, con la motivazione di ‘potenziare la destagionalizzazione’ dell’offerta turistica!”
Lo ha dichiarato la Lega Roseto, precisando che “semmai è vero esattamente il contrario, come dimostrato nella stragrande maggioranza dei comuni turistici italiani: se intendi attrarre turisti in estate ed anche nei mesi di bassa stagione devi creare le migliori condizioni per farlo, non aumentare i tributi a loro carico. Ci chiediamo come sia possibile, nel momento di massima crisi del settore turistico a causa del Covid-19, quando in altre importanti realtà come Viareggio, Pescara, Civitanova, ecc… i turisti non pagano l’imposta che è stata provvisoriamente e giustamente sospesa, assistere a certe sconsiderate e penalizzanti iniziative che danneggerebbero ulteriormente un settore trainante dell’economia rosetana già colpito da una crisi senza precedenti. Tutto questo senza tener in alcun conto la possibilità di utilizzare l’opportunità che può avere il Comune di poter usufruire del ristoro da parte dello Stato calcolato sul mancato introito dell’imposta di soggiorno, come hanno già fatto tante località italiane nel 2020 e nel 2021 che, proprio per questo, hanno sospeso il pagamento. Invece a Roseto appare chiara la volontà dell’amministrazione comunale che, nei fatti, fa esattamente il contrario di quanto promesso in campagna elettorale. Uno degli slogan più utilizzati da Nugnes prima del voto era ‘non alzeremo le tasse’, mentre adesso, rimangiandosi la parola data, aumenta un’imposta che danneggia i turisti e, indirettamente, colpisce un intero settore che significa migliaia di posti di lavoro per Roseto. Una decisione assunta unilateralmente dall’attuale maggioranza senza alcuna fase di coinvolgimento e di utile concertazione con le categorie interessate. Non c’è che dire, per Nugnes è proprio un bel modo di rispettare le tanto sbandierate promesse elettorali di partecipazione di cittadini e operatori in scelte importanti per i vari settori della vita economica e sociale di Roseto. Evidentemente quelle di Nugnes erano le solite promesse elettorali che, in pochissimo tempo, si sono già trasformate in bugie!”.
“Senza dimenticare la reazione scomposta e irritata avuta da alcuni consiglieri comunali per gli emendamenti presentati dall’opposizione tesi proprio ad impedire questi aumenti. Eppure non è né più né meno che lo stesso atteggiamento assunto da Nugnes, Pavone e Marcone contro l’imposta di soggiorno quando si trovavano all’opposizione e vennero affiancati nell’iniziativa dall’Associazione Roseto Incoming, dall’Associazione A.R.A., dai balneatori, da altri consiglieri comunali e con il sostegno dei commercianti. In quel caso i loro emendamenti ostruzionistici erano legittimi ed opportuni, adesso invece sono considerati indegni e da condannare: non c’è che dire, proprio un bell’esempio di coerenza e serietà. Per non parlare delle violente critiche, offensive, totalmente gratuite e fuori luogo, rivolte nei giorni scorsi da Pavone a Giuseppe Olivieri, Presidente dell’Associazione Roseto Incoming, intervenuto sull’argomento a nome di tutti gli associati (che rappresentano le strutture e gli operatori turistici più importanti di Roseto, anche come numero di posti letto) e contrario all’ipotesi avanzata dal Comune. Sembra lontano il tempo in cui furono proprio Pavone, assieme a Nugnes e Marcone, come minoranza, a contrastare l’applicazione dell’imposta di soggiorno combattendo assieme ad Olivieri ed altri dure battaglie di opposizione tra cui quella vinta con sentenza del TAR. Evidentemente in quei giorni Olivieri e i suoi associati erano considerati da Pavone alleati affidabili, leali e disponibili, mentre oggi, sullo stesso argomento, pur avendo mantenuto con coerenza la medesima posizione, non lo sono più. Ma Pavone, Nugnes e Marcone hanno forse dimenticato che sono stati proprio gli operatori turistici ad accollarsi tutte le spese per i ricorsi al TAR ? In merito al ruolo rivestito da Olivieri, queste persone oggi fanno finta di non ricordare che si tratta di uno dei più importanti operatori turistici locali e Presidente di Roseto Incoming, gli stessi motivi per cui la Lega lo ha indicato a Roseto nel ruolo di responsabile del dipartimento turismo in virtù delle competenze e dell’esperienza maturata nel settore. Inoltre Pavone, che ha affermato di essere sempre stato favorevole all’imposta di soggiorno, dovrebbe spiegare per quale motivo nei cinque anni in cui ha ricoperto l’incarico di Sindaco non ha mai provato a istituirla. Forse per il semplice motivo che le forze politiche di centro-destra di Roseto, che lo sostenevano quando anche Pavone si definiva di centro-destra, glielo avrebbero impedito in quanto sempre contrarie a questo tipo di imposta che danneggia il turismo, soprattutto quello rosetano”.
“Un’ultima riflessione : il protagonismo di Pavone, sempre in prima fila e pronto ad intervenire su ogni argomento, anche su quelli che probabilmente conosce a malapena come l’urbanistica, è causato solo dalla volontà di mettersi in mostra oppure è soprattutto un tentativo per sminuire il ruolo dei suoi alleati ? Evidentemente non è stato sufficiente a Nugnes e compagni il tentativo di scaricarlo in provincia per liberarsene visto che Pavone è ancora lì e continua a rendersi ogni giorno sempre più ingombrante. Per cercare di aiutare il neo-Sindaco gli offriamo un suggerimento ‘istituzionale’: Nugnes e compagni per sbarazzarsene definitivamente e, allo stesso tempo, per dare al nostro paese un contributo utile al superamento dell’attuale stallo istituzionale per l’elezione al Quirinale, non potrebbero proporre Pavone come candidato alla…Presidenza della Repubblica?”, conclude le Lega rosetana.