Il passato legato ai momenti in cui negli anni Settanta e Ottanta l’allora Partito Comunista Italiano affollava le piazze, ascoltava i cittadini, e guardava alle conquiste da raggiungere nel sociale, nel mondo del lavoro. L’innovazione è legata, invece, alle nuove strategie politiche che Giovanni Legnini ha dettato in campagna elettorale nelle scorse elezioni regionali.
Ovvero dialogare con le forze moderate, con i movimenti civici, tornare ad incontrare la gente. Anche per strada. Roseto negli anni passati è stato un vero e proprio laboratorio politico. E’ stata una delle prime città che ha dato vita agli inizi degli anni Novanta al compromesso storico quando Pci e Dc presero in mano il governo della città.
E su quella scia, negli anni a seguire Ds e Margherita si fusero generando il Partito Democratico. Appare ovvio che non tutto è andato per il verso giusto. Perché negli ultimi due anni il Pd ha perso consensi. Serve un’inversione di rotta e Roseto ancora una volta vuole indicare la strada, seguendo l’esempio di Legnini.