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Politica Teramo

Roseto, Ciancaione: ‘8mila euro in più per Roy Paci ma ascensori ancora rotti’

Roseto. “Perché l’Amministrazione Di Girolamo ignora le mozioni approvate all’unanimità in Consiglio e poi si permette il lusso di spendere almeno 8 mila euro in più per il concerto di Roy Paci?”.

 

Lo ha dichiarato la capogruppo di Liberi e Uguali, Rosaria Ciancaione, precisando che “il Comune di Roseto ha pagato per il Concerto oltre 25 mila euro mentre, ad es. il Comune di Petrosino, per lo stesso concerto, ha pagato 17 mila euro.

“8 mila euro che non trovano giustificazione alcuna”, afferma Paola Aloisi, “e non si capisce perché è dovuta intervenire ancora una volta la Giunta per andare avanti con il concerto, ingerendosi di un’attività tipica di gestione, di competenza dei dirigenti”.

Va da sé chiedersi come mai né il Piano Esecutivo di Gestione né la delibera del programma delle manifestazioni 2018 siano stati sufficienti per adottare gli atti necessari. “Ma la cosa che più ci preme”, aggiunge Danilo Flagelli “è capire perché l’amministrazione Di Girolamo continui a dire che non ha un soldo per mettere a posto gli ascensori del palazzo del mare, del parcheggio interrato di Piazza della Repubblica e del sottovia Marche e poi spende oltre 25 mila euro per il concerto di Roy Paci.”

Mettere a posto gli ascensori ha un costo di circa di 18 mila eur, fare due passerelle in spiaggia fino alla battigia per permettere a un disabile di farsi il bagno e mettere a norma i parcheggi, hanno un costo irrisorio; sarebbe interessante che il Sindaco spiegasse ai cittadini cosa significa “risolvere in via prioritaria le criticità legate alle barriere architettoniche attingendo a tutte le risorse disponibili” come deliberato dal Consiglio all’unanimità”.

“Dotarsi, infine, di un programma di interventi per eliminare le barriere architettoniche sulla Città, conclude la capogruppo, “significherebbe iniziare un percorso dovuto ai cittadini rosetani, come sta facendo l’Amministrazione D’Alberto a Teramo ma, a Roseto, è questa una cosa del tutto ignorata, alla quale si aggiunge l’insistere sullo scippo illegittimo ai disabili gravi di Casarosa, costruita con i fondi del Dopo di Noi”.