Come mai il commissario provinciale della Lega, prima di creare un caso, non ha parlato direttamente con l’assessore Verì, che è del suo stesso partito? Cosa c’è sotto?” Domenico Di Matteo, presidente del comitato civico Val Vibrata Monti della Laga prende atto della situazione in essere (la questione dei fondi assegnati alle singole province abruzzesi per la diagnostica), ma delle stoccate le riserva a chi si fa paladino di situazioni penalizzanti per la provincia di Teramo, ma che sembrano avere anche il sapore di una disputa tutta interna al Carroccio abruzzese.
“Di fronte a tutto questo”, prosegue Di Matteo, “ restiamo esterrefatti di una provincia bistrattata in fatto di ripartizione dei fondi. Ma nel 2019, che poi è il dato che tanto scalpore ha destato in questi giorni, al governo regionale non c’era la stessa forza politica rappresentata da Giuliante e l’assessore non era sempre la Verì?”. E la ripartizione provinciale per la quale, ora, si sta aprendo un fronte diverso, è impietosa: a Pescara la spesa per abitante è stata di 29,02 euro (totale 9,2milioni), a Chieti 20,49 (totale 7,9milioni), L’Aquila 22, 99 (6,9 milioni) e a Teramo 0,26 centesimi (totale 88mila euro).
“La provincia di Teramo”, prosegue Di Matteo, “è stata la più virtuosa e per questo motivo, forse, è stata la più penalizzata nella ripartizione dei fondi. Virtuosi significa essere penalizzati? I cittadini devono essere tutti uguali. Mi auguro che nella ripartizione 2020-2022 assessore Verì sia più attenta e rispettosa della provincia di Teramo”.