Pineto. “Ieri, 10 Febbraio, è ricorso il Giorno del ricordo – sottolinea il presidente di FdI-Pineto Pio Ruggiero – si tratta di una solennità civile nazionale italiana istituita con la legge n. 92 del 2004 allo scopo di commemorare le migliaia di italiani che hanno perso la vita a causa del terribile disegno etnico attuato da Tito. Le più alte cariche dello Stato, in questi giorni, hanno espresso parole chiare sulla vicenda. Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha dichiarato che: “Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia”.
Anche il presidente del Senato Elisabetta Casellati ha affermato che: “Ricordare le foibe, ricordare le decine di migliaia di vittime, ricordare l’esodo e la tragedia di centinaia di migliaia di italiani cacciati dalle proprie terre, è un imperativo morale e un insegnamento fondamentale da trasmettere alle nuove generazioni”. L’amministrazione comunale di Pineto, che forse è di un rosso fiammante, ha deciso di non commemorare i martiri delle foibe e le vittime di quella tragedia. È un cattivo segnale su cui il sindaco è tenuto a rispondere. Tutte le tragedie devono essere ricordate allo stesso modo, non ci sono morti di serie A e morti di serie B” – conclude Ruggiero.
Il circolo locale di Fratelli d’Italia chiede al sindaco quali siano stati i motivi che hanno impedito la commemorazione istituzionale del Giorno del ricordo e se, fra questi motivi, vi siano anche considerazioni di natura politica e/o ideologica.
Noi speriamo che non sia così e ci auguriamo, anche se sarebbe altrettanto grave, che si sia trattato di pura incapacità ad organizzare eventi di commemorazione.