Pineto. “Dopo 5 anni di assoluto immobilismo, l’amministrazione comunale tenta di gettare ancora fumo negli occhi dei cittadini, con promesse di investimenti sul territorio (che saranno puntualmente disattese!!!), asfalti “elettorali” e lavori di manutenzione ordinaria, spacciati per interventi strategici la cui unica finalità è quella di prendere ancora in giro i cittadini, consentendo così al sindaco e suoi sodali di mascherare la propria manifesta incapacità”. Cosi esordisce il consigliere comunale di opposizione e candidato Sindaco delle Lega Luca Di Pietrantonio.
“Dopo aver lasciato per anni frazioni e quartieri completamente abbandonati, costantemente disatteso le istanze dei cittadini, mostrato totale disinteresse per la sicurezza degli stessi e del territorio, essersene infischiati di pulizia e decoro urbano ed aver “polverizzato” oltre 8 milioni di euro, in interventi puramente elettorali, il PD torna ad arrabattare voti!!! Ogni volta si siano prospettati problemi d’interesse collettivo, i nostri governanti sono rimasti sempre inerti, ma con le elezioni alle porte e le poltrone a rischio, ecco d’improvviso che si destano dal sonno!!!”
E ancora: “Ora si torna a parlare di progetti antialluvione e di vasche di espansione per il torrente Calvano, dopo che nulla è stato fatto in questi anni ed addirittura di spostamento dell’ex mattatoio dopo che l’amministrazione ha speso diverse centinaia di migliaia di euro per la sua ristrutturazione. Sarebbe interessante sapere con quali denari la maggioranza intende realizzare questi interventi di messa in sicurezza del torrente, visto che non è stata in grado di realizzarli neppure quando aveva 8 milioni di euro a disposizione e poteva beneficiare anche di una “filiera amministrativa” che vedeva il PD amministrare Provincia, Regione e governo centrale. Nel contempo, la realtà dice tutt’altro, e cioè di una zona (quella del mattatoio) lasciata in stato di totale degrado ed abbandono, con cumuli di immondizia e materiali di risulta presenti in ogni dove, tanto da essere anche sottoposta a sequestro per ragioni di tutela ambientale. Un “gran bel biglietto da visita” che Verrocchio ci lascerà per i turisti e per quanti arrivino in città dall’autostrada”.
“E’ evidente che Pineto abbia bisogno di un’amministrazione autorevole, che amministri con coraggio e che sappia ben individuare le priorità cittadine ed i settori in cui dover intervenire; un’amministrazione che sappia mantenere gli impegni che assume con i cittadini e che abbia come stella polare l’interesse collettivo e non quello personale, di bottega o carrieristico.
Sono certo – conclude Di Pietrantonio – che nella prossima ed imminente tornata elettorale, i pinetesi decideranno di voltare pagina una volta e per tutte, mandando a casa gli attuali governanti e dando fiducia all’unica alternativa credibile e concreta, ossia quella su cui il sottoscritto sta lavorando da ormai diversi anni, unitamente a tanti cittadini che sperano in una Pineto migliore e che guardi al futuro”.
Ma a parlare di ‘asfalti pre-elettorali’ non è solo il candidato sindaco della Lega. Anche il movimento Pineto 2.0 usa lo stesso termine, riferendosi ai lavori svolti a Scerne. “Paese abbandonato e inascoltato fino alla vigilia delle elezioni. Come da copione, ogni qualvolta si avvicinano le elezioni amministrative a Pineto, la macchina comunale del PD puntualmente riattiva sul territorio quelle che dovrebbero essere manutenzioni ordinarie provvedendo a risistemare qualche pezzo del manto stradale con la solita “leccatina” di asfalto; insomma viene messo in atto tutto ciò che possa essere utile ad addolcire la pillola di mandati elettorali dimostratisi insoddisfacenti e inconcludenti”.
“Una strategia vetusta per raccattare voti, una consuetudine che, nella miglior tradizione della sinistra pinetese, viene rispolverata in ogni appuntamento elettorale. Dopo quasi cinque anni di assoluto immobilismo, dato che tra poche settimane ci sarà la campagna elettorale, occorre fare le cose di corsa e, al contrario di quello che richiedono i canoni di buona amministrazione, si asfaltano le strade con dei rattoppi, si mettono in atto interventi improvvisati che nulla hanno a che fare con la sicurezza e la vivibilità dell’intero territorio, magari si riasfaltano lembi di strada già ripassati alla vigilia dell’ultima campagna elettorale.
Il caso più clamoroso è riscontrabile in via delle Paludi (Scerne): come si può ben vedere è stata asfaltata solo la parte della strada destinata alle auto in parcheggio mentre non è stata bitumata l’altra metà della carreggiata utilizzata per il transito dei pedoni, carrozzine, biciclette e motocicli. Via delle Paludi è senza alcun dubbio una delle strade più percorse e trafficate di Scerne lato montagna, una strada oltretutto senza marciapiedi. È la strada che, tanto per intenderci, collega la parte vecchia di Scerne sia alla nazionale sia alla zona Hapimag. Proprio per la sua importanza avrebbe avuto bisogno di maggiori cure, non fosse altro per salvaguardare l’incolumità di coloro che, a piedi o a bordo di un mezzo di locomozione, hanno la necessità di percorrerla quotidianamente. Possiamo riscontrare interventi di tale grossolanità su tutto il territorio della frazione; alcune strade sono state asfaltate letteralmente disegnando ritagli lasciati con il vecchio manto stradale come a creare un vero puzzle.
Evidenti operazioni di facciata, strumentali per la propaganda elettorale. Oltretutto lavori che per la qualità e quantità del materiale usato appaiono destinati a rovinarsi ben presto, con enorme sperpero di denaro pubblico. Tra qualche mese sarà tutto da rifare, a dimostrazione di quanto la pezza sia decisamente peggiore del buco, anzi delle buche. Le asfaltature sono state invocate da Pineto 2.0 molto tempo fa, erano necessarie e non ci sono dubbi. I dubbi però sono relativi alla loro sistemazione e durata. Infatti l’impressione, oltretutto, è che resisteranno esattamente il tempo di una campagna elettorale. Insomma ci troviamo dinanzi ad una azione avente natura evidentemente elettorale, nella peggiore delle vecchie tradizioni”, conclude il movimento civico.